Comacchio
28 Luglio 2012
Nuove accuse per Antonio Lella per la vendita di alcuni immobili

Da mandante della rapina a truffatore

di Marco Zavagli | 2 min

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Lido degli Estensi. Altro processo per Antonio Lella, 57enne originario della provincia di Bari ma residente a Lido Estensi. L’uomo è accusato di truffa insieme alla figlia Laura per un processo che rappresenta una costola dell’inchiesta che vide l’uomo finire in manette lo scorso gennaio con l’accusa di essere il mandante della rapina ai danni della titolare di un’agenzia immobiliare del lido comacchiese, Vincenzina Cavalieri (vai all’articolo).

In questo caso a Lella sono contestate le vendite di sei unità immobiliari avvenute in due tranche, nel gennaio e nel luglio del 2009. Si trattava di immobili di proprietà della società “La Vela”, di cui Lella era il legale rappresentante. La vendita avvenne nei confronti di un’altra società, la “Lefa” di Laura Lella, la figlia, coimputata nel processo odierno.

Il pagamento non sarebbe avvenuto a fronte di debiti pregressi che sarebbero intercorsi tra le due società. Una sorta di compensazione. Questo “scambio” non sarebbe mai avvenuto secondo la querelante, che denunciò questo passaggio di beni immobili che secondo l’accusa sarebbe tutto da chiarire. Per la difesa, sostenuta dall’avvocato Alessandro Pierotti, la vendita era perfettamente regolare e gli imputati saranno in grado di dimostrarlo alla prossima udienza, fissata a novembre, quando saranno chiamati a farsi interrogare.

Contro di loro ci sono anche due consulenze disposte dalla parte offesa, assistita dall’avvocato Gianni Ricciuti, che dimostrerebbero come il prezzo di vendita degli immobili oggetto del processo sarebbe di molto inferiore al valore reale (i primi due vennero venduti per 150mila euro e gli altri 4 per 280mila).

Il giudice onorario Capellaro ha anticipato che valuterà insieme alle parti una soluzione stragiudiziale del caso.

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