Cicloturista muore per indigestione dopo in giro nelle valli
E' finita nel modo più tragico il tour cicloturistico nelle Valli di Comacchio per un uomo di 59 anni che ha perso la vita per un malore improvviso
E' finita nel modo più tragico il tour cicloturistico nelle Valli di Comacchio per un uomo di 59 anni che ha perso la vita per un malore improvviso
Il 12 dicembre 2023 il Consiglio comunale di Ravenna ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno che chiedeva all’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità-Delta del Po di avviare le procedure per una variante al Piano Territoriale della stazione “Pineta di Classe e Salina di Cervia” del Parco regionale del Delta del Po, finalizzata a trasformare la zona C in zona B, così da poter esercitare il diritto di prelazione in occasione di eventuali future compravendite
I Carabinieri della Compagnia di Comacchio nel weekend e nella giornata di lunedì hanno intensificato i servizi di controllo del territorio per prevenire i reati contro il patrimonio e le cosiddette stragi del sabato sera
Fornire un quadro normativo chiaro e in tempi rapidissimi sul tema delle concessioni balneari. È l’impegno chiesto in un’interrogazione a risposta immediata in Aula del Partito democratico, che a tal fine invita la giunta a sollecitare governo e parlamento ad assumere le opportune iniziative legislative
L’idea dell’associazione per questo ciclo è quella di andare oltre all’abituale versione delle valli come scenografia o elemento accessorio alla città per farle tornare invece protagoniste. Una centralità produttiva, per un’economia auto consistente e dunque che viene realizzata dai residenti di Comacchio e rimane ad arricchire la città stessa, senza perdersi altrove
Porto Garibaldi. Era entrato nel pomeriggio di mercoledì nel supermercato Bennet e si era diretto deciso verso il reparto frigo. Qui aveva iniziato ad aprire e bere lattine di birra una dietro l’altra. Il responsabile del reparto lo ha fermato e contemporaneamente ha chiamato i carabinieri. I militari lo hanno fatto uscire per identificarlo. Addosso non aveva documenti e, all’atto del controllo, ha opposto resistenza, rifiutandosi inoltre di fornire le proprie generalità.
Solo una volta accompagnato in caserma ha detto di chiamarsi Vitalie Ruso. Nome però risultato falso, soprattutto dopo il confronto con i dati degli archivi delle forze dell’ordine. In realtà si trattava di un moldavo dell’87, incensurato, sul quale pendeva un ordine di espulsione.
Per lui sono scattate le manette e il giorno dopo, in tribunale a Ferrara, si è tenuta la convalida dell’arresto e il processo per direttissima davanti al giudice Silvia Giorgi e al pm onorario Elisa Bovi. Il giovane ha patteggiato la pena di 6 mesi.
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