Cronaca
28 Giugno 2012
Spranghe e mazze ferrate al circolo la Mela, patteggia uno dei gestori

Una condanna per la maxi rissa di Via Modena

di Marco Zavagli | 2 min

Leggi anche

I versi dell’Orlando Furioso accendono via Mazzini

L’anima rinascimentale della città verrà infatti omaggiata con il progetto “Via Mazzini, via del Rinascimento”: domenica 7 dicembre alle 17 la via verrà illuminata con i versi di incipit dell’Orlando Furioso

Alcune delle armi utilizzate nella rissa e sequestrate dalla polizia

Altra sentenza per la rissa che coinvolse diverse persone nel 20 marzo 2011 all’esterno del circolo “La Mela” di via Modena. Uno dei gestori del locale, Massimo Cimino, calabrese di 36 anni, difeso dall’avvocato Stefano Marangoni, ha patteggiato ieri davanti al giudice Giorgi la pena di 4 mesi concordata con la pubblica accusa (in aula il pm onorario Elisa Bovi).

Il fratello di Cimino, Luciano, ha scelto invece la strada del dibattimento. Per lui il processo entrerà nel vivo a gennaio. È uscito invece dalla causa penale una terza persona, un uomo del personale del circolo, che ha pagato un’oblazione di 103 euro. “La sua posizione – spiega l’avvocato Luca Morassutto, che lo ha difeso assieme ai colleghi Tumiati e Zanarini – è stata subito stralciata dal momento che non ha partecipato alla rissa. Gli si contestava il porto abusivo di un mattarello. In realtà era la gamba di un tavolo che si era rotta nella colluttazione e lui la stava spostando per evitare che qualcuno la usasse come arma”.

La rissa del marzo 2011, scoppiata attorno alle 2.30 della notte, vide una quindicina di persone azzuffarsi con spranghe e mazze ferrate (vai all’articolo). La squadra mobile arrestò immediatamente tre persone, due ucraini e un russo (che si scoprirà aver avuto un ruolo minore, tanto che verranno puniti con pene lievi e uno assolto – vai all’articolo), feriti e trattenuti sul posto dagli addetti alla sicurezza del locale stesso (uno venne anche ricoverato per un trauma cranico), mentre le altre persone coinvolte nella rissa alla vista delle auto della polizia erano fuggite.

Grazie alle telecamere di sorveglianza di un locale attiguo gli investigatori riuscirono a identificare altre cinque persone tra cui i due gestori del locale, la cui attività venne sospesa per un mese su ordine del questore.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com