
San Giuseppe. Da giovedì il fratello non aveva più sue notizie e così ha chiamato i carabinieri. Sono stati loro, una volta entrati nello stabile al civico 72a della statale Romea, a trovare il corpo senza vita di Luciano Spadari, 74 anni.
L’uomo era steso a terra, in giardino, mezzo nascosto dalle piante. Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 19.45 di ieri sera. Sul posto, dove ha sede l’azienda vivaistica di proprietà della vittima, la “Luciano Spadari Piante e Fiori” e dove l’anziano viveva da solo dopo la separazione dalla moglie, sono giunti gli uomini della Compagnia di Comacchio, agli ordini del capitano Luca Nozza.
Sono stati sufficienti i primi accertamenti, per capire che Spadari era rimasto vittima di un omicidio. Il cranio, a quanto si apprende, sarebbe stato fratturato. Forse con dei colpi di pietra. O forse con un grosso bastone di legno.
L’omicidio potrebbe essere avvenuto molte ore prima del ritrovamento. Già da giovedì infatti i famigliari stavano cercando di contattare telefonicamente l’anziano. Al momento però non ci sono certezze. Sul luogo del delitto è giunto anche il pm di turno, Barbara Cavallo, cui competeranno le prime valutazioni dopo aver sentito il parere del medico legale chiamato sul posto. Ed è proprio il magistrato a non voler affrettare le conclusioni, limitandosi a confermare che “bisogna ancora verificare i fatti, ma sul corpo dell’uomo sono stati trovati segni di violenza grave”. Quanto alla posizione del ritrovamento, “il cadavere era ben nascosto, probabilmente l’autore voleva occultarlo”.
Intorno alle 23 è arrivato a San Giuseppe di Comacchio anche il comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Antonio Labianco. Nelle ore successive al rinvenimento del cadavere sono stati interrogati in caserma i familiari della vittima e alcuni dipendenti del vivaio.
Davanti all’abitazione dell’agricoltore era presente anche il 118. L’entrata del civico 72 è già stata chiusa a giornalisti e curiosi dai sigilli della polizia giudiziaria.
Si tratta del quarto omicidio che insanguina la provincia di Ferrara dall’inizio dell’anno. Il primo risale a inizio anno. Sergio Rubini, 52enne di Voghiera, uccide con 23 coltellate la 31enne rumena Lenuta Lazaz e getta il cadavere in un canale a Ostellato, dove viene ritrovata il 4 gennaio.
La notte tra pasqua e Pasquetta, il 9 aprile, il 46enne Marco Paltrinieri viene ucciso a colpi di coltello per motivi ancora sconosciuti da Federico Fantoni. Il suo corpo verrà ritrovato la mattina seguente in via Galvani a Cento.
Infine, si risale a pochi giorni fa, il 29 aprile Tarek Hamad, 26enne tunisino, viene trovato morto dissanguato nel sottomura di via Baluardi. In queste ore la polizia potrebbe riuscire a chiudere il cerchio su tutti i sospettati dell’omicidio.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com