Ragioniere ferrarese è stato condannato ieri in primo grado dal tribunale di Ferrara a un anno e tre mesi per falso e appropriazione indebita.  L’imputato, Massimo Poletti, 52 anni, con alle spalle una propria società di servizi, è stato invece assolto dall’altro capo di accusa per il quale la procura aveva proceduto d’ufficio nei suoi confronti, quello relativa alla presunta truffa.

Parti offese, non costituite parti civili probabilmente per l’esigua somma in gioco (appena 200 euro), erano due suoi ex clienti. I fatti contestati risalgono al 2007, quando i due si accorgono che per due anni consecutivi non avevano versato l’Ici. O meglio, l’avevano versata, ma al ragioniere che curava i loro interessi commerciali, Poletti appunto. E questi, a quanto risulta, non li versò mai all’erario.

Non solo, ai clienti produsse finti bollettini che attestavano invece l’avvenuto pagamento. Il ‘trucco’ venne scoperto da un dipendente dell’ufficio tributi del Comune di Ferrara, che inviò gli avvisi di accertamento per il mancato pagamento. Di fronte alle lamentele in buona fede dei due, poi, incrociò i dati e scoprì che i versamenti erano fasulli.

Una volta depositate le motivazioni della sentenza, emessa dal giudice Attinà, “faremo sicuramente appello”, come anticipa il difensore, Enrico Zambardi. “A nostro avviso – aggiunge l’avvocato – la pena erogata è eccessiva alla luce dell’oggettiva entità patrimoniale del reato e sulla quale hanno probabilmente inciso precedenti specifici, anche se risalenti”.