Comacchio
16 Ottobre 2011
Un gruppo di turisti e residenti denunciano lo stato di abbandono della frazione comacchiese

Lido di Volano, appello contro il degrado

di Redazione | 3 min

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Lido di Volano. Corale è l’appello che unisce un gruppo di turisti affezionati al Lido di Volano ed un gruppo di residenti, che proprio in autunno avvertono con maggiore intensità lo stato di isolamento e di abbandono in cui versa la frazione più settentrionale del Comune di Comacchio.

Due sono i biglietti da visita che si offrono al cospetto degli ospiti, una volta superato il segnale di località: da un lato la rigogliosa pineta, autentico serbatoio di ossigeno che profuma di aghi di pino anche in inverno. Sul lato opposto alla via del Bosco, l’agglomerato urbano riserva un triste spettacolo agli estimatori della vacanza eco-sostenibile, perché provenendo da Nord ci si imbatte nel rudere fatiscente dell’ex-“Hotel 3 Vecchie” (Via degli Aironi), provenendo da sud, a contrastare la verdeggiante Via del Bosco interamente attraversata dalla pineta, svettano i comignoli dell’ex-Albergo Ristorante “La Greppia” (Via Greppia).

Mentre l’ex-Hotel Tre Vecchie è interamente avvolto da rovi e sterpaglie e da alcuni anni risulta in vendita con tanto di cartello appeso all’ingresso, il secondo albergo è ormai stato interamente recuperato e trasformato in appartamenti. Tra la Via Greppia e la Via del Bosco a ricordare i fasti del vecchio “Albergo Ristorante La Greppia” restano i pioppi dell’ampio giardino, anch’esso depredato da piante arbustive. “Al Lido di Volano ho trovato quello che cercavo – racconta Patrizio Piazzi, fornaio di Molinella (BO)- il mare, la natura, un bell’attracco per la mia barca, ma mancano luoghi di ritrovo e attrattive”. “Ormai sono rimaste solo tre o quattro agenzie immobiliari, aggiunge Rocco Spisani, operaio di Milano – e anche l’unico ristorante ora è chiuso per ferie”.

La farmacia apre un giorno alla settimana e oltre all’edicola-tabacchi in via dei Daini c’è il market in Via Lido di Volano. Gli unici due hotel sono chiusi da un pezzo e per trovare un albergo occorre spostarsi sulla Romea, oppure a Codigoro o nel vicino Lido delle Nazioni. “Ma perché gli imprenditori pensano solo a trasformare gli alberghi chiusi in appartamenti?” – si chiede Franca che al Lido di Volano si è trasferita con il marito 5 anni fa, dopo la pensione.

I due alberghi chiusi avrebbero potuto essere riqualificati e trasformati in ostelli per studenti, oppure in nuove strutture ricettive attrezzate ad accogliere quella vasta fetta di amanti delle vacanze-natura. Anche l’ampio giardino di fianco all’ex-albergo La Greppia è ora una selva, ma il Comune avrebbe potuto trasformarlo in un parco, oppure in uno spazio ristoro, dato che è equidistante dalla spiaggia, dalla pineta e dalla strada di scorrimento Acciaioli, che collega i lidi nord.

Insomma quella che poteva diventare la perla dei lidi comacchiesi, si presenta come una località abbandonata a se stessa, dove anche gli unici due alberghi sono stati chiusi nell’indifferenza di tutti, amministratori ed imprenditori compresi.

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