Lido di Spina. Quattro le persone indagate per il progetto di urbanizzazione della pineta del Lido di Spina, tra le vie Giotto e Cimabue. Le accuse, al termine dell’inchiesta, sono state notificate dal pm Ombretta Volta a carico dell’imprenditore Sergio Vitali, che era titolare del permesso di costruire, del dirigente dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Comacchio Manlio Carli, del direttore dei lavori Leonardo Mari e del presidente dell’azienda esecutrice dei lavori (la Par.Co) Roberto Pennini.
I quattro indagati sono accusati a vario titolo di violazione della Legge Galasso sui vincoli paesaggistici, di abuso d’ufficio e di alterazione delle bellezze naturali. Si tratta di accuse ovviamente ancora tutte da dimostrare, basate su un’interpretazione delle norme. A quanto pare, infatti, Provincia, Regione e Sovrintendenza avevano già svincolato l’area in questione dai vincoli paesaggistici, tanto che il permesso di costruire sarebbe stato dato regolarmente e si iniziò ad abbattere 17 dei 40 pini secolari previsti dal progetto. Per la Procura invece l’area sarebbe stata ancora vincolata e le indagini della Finanza e le consulenze avrebbero ravvisato un tentativo di abuso edilizio.
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