Cronaca
24 Giugno 2011
Denuncia l’uomo che le ha venduto droga avariata

Finge stupro per vendetta

di Redazione | 1 min

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Il runner del lockdown ha scelto il suicidio assistito in Svizzera

“Vi auguro una buona vita, pensatemi ogni tanto, non dimenticatemi, ci sono stato anch'io sui questa terra”. Sono le ultime parole di Ulisse Trombini, divenuto suo malgrado famoso come il runner inseguito e insultato dal vicesindaco di Ferrara durante il lockdown.

Truffavano ‘giocando’ sui sentimenti. Fanno scena muta davanti al giudice

Finiti nei guai dopo la maxi-operazione coordinata dalla Procura di Palermo, che ha portato a scoperchiare un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa estesa in tutta Italia, i due fratelli di nazionalità nigeriana, che nei giorni scorsi sono stati arrestati a Ferrara, hanno scelto la via del silenzio

Contabilità ‘artefatta’ per avere permessi di soggiorno. Trenta stranieri nei guai

È approdato ieri (venerdì 17 maggio) mattina, davanti al giudice Rosalba Cornacchia del tribunale di Ferrara, il processo che vede imputate trenta persone di nazionalità straniera con l'accusa di aver usufruito di falsi permessi di soggiorno per fatti avvenuti tra il 2014 e il 2019 e scoperchiati da una articolata inchiesta eseguita dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza

Aveva chiamato la polizia dicendo di essere stata stuprata da un uomo. Era riuscita anche a rendere ben dettagliata la sua “bufala”: il luogo i giardini della stazione ferroviaria di Ferrara, l’aggressore che fugge in bicicletta e lei che riesce a riconoscerlo.

Questo quanto raccontato l’altro ieri sera da una donna intorno alle 22. Una volta arrivati a casa sua, gli uomini delle volanti però non ci hanno messo molto a capire che si trattava di una “vendetta”. La donna si era inventata tutto perché l’uomo in questione le aveva mancato di rispetto: le aveva rifilato una dose di droga di scarsa qualità.

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