Continua il paradosso degli alloggi popolari. Più stranieri rispetto all’ultimo mandato Tagliani
Se la trentaquattresima graduatoria di assegnazione delle case popolari aveva il sapore del paradosso non è da meno la trentacinquesima
Se la trentaquattresima graduatoria di assegnazione delle case popolari aveva il sapore del paradosso non è da meno la trentacinquesima
Quando la natura diventa sinonimo di solidarietà e parte integrante del percorso riabilitativo. Cerimonia di inaugurazione del Giardino dei donatori, un’area verde antistante all’ingresso 4 dell’ospedale di Cona dedicata alla valorizzazione del dono del sangue e del plasma e alla realizzazione di un percorso sensoriale e terapeutico a supporto del servizio di riabilitazione San Giorgio
Un anno e 6 mesi con provvisionale da 3.500 euro e sospensione della pena subordinata al pagamento di quest'ultima entro 90 giorni dalla sentenza. È il verdetto emesso dal giudice Giuseppe Palasciano nei confronti di un uomo di 53 anni per aver picchiato l'ex compagna
Oggi sabato 31 maggio, Ferrara vivrà una delle sue serate più sentite e attese: il Palio torna a infiammare piazza Ariostea con le tradizionali gare dei Putti, Putte, Asine e Cavalli, a partire dalle ore 20. La festa comincerà con il maestoso corteo delle otto contrade, preceduto dalla Corte Ducale, che sfilerà nell’anello davanti al pubblico prima dell’annuncio ufficiale dell’Araldo per l’avvio delle corse
Ha confermato quanto raccontato in sede di denuncia la ragazzina di 14 anni che sarebbe stata costretta a rapporti sessuali dal cugino di dieci anni più grande nel luglio del 2022
“Prima o poi verrà a galla la verità. Che non è quella che è stata confermata oggi”. È il commento secco dell’avvocato Michela Vecchi all’uscita dall’aula dopo la lettura della sentenza di Appello che ha confermato le condanne ai quattro poliziotti.
“Leggerò le motivazioni della sentenza”, le fa eco il collega Giovanni Trombini, che assicura come “ci crediamo ancora di più di prima e ricorreremo in Cassazione”.
Scuro in volto anche l’avvocato Gabriele Bordoni: “quello che dovevo dire l’ho già detto in aula”. Il riferimento è alla sua arringa difensiva tenuta in mattinata in chiusura della fase della discussione.
In poco più di un’ora Bordoni ha enucleato i motivi per i quali chiedeva l’assoluzione del suo assistito, Paolo Forlani.
A partire dall’esiguo arco temporale in cui si incardina l’imputazione: “la vicenda, per quello che riguarda il capo di imputazione di Forlani, intervenuto solo dopo la prima colluttazione, si consuma in cinque minuti: dalle 6.04 alle 6.08/6.09”.
E quando Forlani arriva in via Ippodromo, “era già stato sollecitato l’invio di un’ambulanza e la chiamata verrà reiterata”. È il 118 che “indugia una quindicina di minuti prima di arrivare sul posto e questo non è imputabile ai poliziotti”.
Il penalista fa presente che “fu Aldrovandi a raggiungere i poliziotti davanti al cancello di via Ippodromo e a prodursi in una sforbiciata. Non si può negare che in quel momento ci fosse nella mente di Federico uno sconvolgimento assoluto. Altrimenti sarebbe scappato verso il parchetto, la cui via di fuga era protetta da paracarri e quindi non inseguibile da parte della polizia”.
Quanto alle lesioni (il cui “quadro lesivo è poco significativo”), “sono tutte compatibili con l’uso dello sfollagente”, il cui utilizzo “è prescritto dai protocolli e nelle regole paradigmatiche dell’agire della polizia”.
Al professor Thiene invece, l’avvocato risponde a sua volta con una massima: “il consulente di parte risolve il processo esaminando due elementi fotografici e dicendo che si vede quel che si sa. Io credo invece che si vede quel che si vede. E i periti della procura toccarono con mano i reperti autoptici”.
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