Eventi e cultura
31 Maggio 2011
Appello alla città del direttore Michail Piotrovski

Ermitage, due mostre in stallo per mancanza di soldi

di Redazione | 2 min

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“Servirebbe un coordinamento cittadino per portare a Ferrara due importanti mostre che al momento sono ferme”. Michail Piotrovski, direttore generale del Museo Statale Ermitage, lancia l’appello alla città di Ferrara per sbloccare una situazione che, per mancanza di denaro, è in fase di stallo.

Il presidente del comitato scientifico di Ermitage Italia, a margine della presentazione del volume di Federica Rossi Palladio in Russia, ha tenuto una relazione sulle attività che la fondazione ha in corso d’opera, strettamente intrecciate con il tessuto artistico del capoluogo estense: “Ci sono molte città in Italia che invidiano il rapporto privilegiato che c’è tra Ferrara e l’Ermitage, e che vorrebbero lavorare più a stretto contatto con noi. Penso a Verona, Mantova, Venezia. Noi qui però stiamo bene, Ferrara è  il cuore organizzativo delle nostre attività”.

C’è un però infatti. E quel “però” si chiama finanziamenti. Nonostante il fatto che fino a fine 2012 la Fondazione godrà di finanziamenti statali per 250mila euro annui, due importanti mostre rimangono in stand by: la pittura italiana del ‘600 e la mostra sull’arte nell’Islam. Non ci sono soldi pubblici da investire: “Servirebbe un coordinamento cittadino per portare queste due mostre – sottolinea il direttore generale-, che sono pronte ma che non si possono realizzare al momento per un problema di spesa”.

Piotrovski cerca quindi di mettere in risalto quanto la Fondazione è riuscita a fare: “Abbiamo 70 borsisti, realizziamo un’importante insieme di cataloghi delle collezioni italiane all’Ermitage, teniamo molte conferenze importanti per il rapporto con la città”. Che si continua a consolidare, in particolare con due iniziative: “Abbiamo dei progetti scientifici legati a disegni conservati delle collezioni ferraresi e porteremo le monete provenienti dagli estensi a confronto con quelle presenti all’Ermitage”. In fase di lancio – uscirà a ottobre-, anche il nuovo catalogo: sarà dedicato alla pittura italiana del ‘400 all’Ermitage e sarà ospitato al Senato per una speciale presentazione. Infine la Fondazione porterà in esposizione a San Pietroburgo anche un capolavoro del Giorgione: la Tempesta.

Infine uno sguardo al volume di Federica Rossi Palladio in Russia. Nikolaj L’vov architetto e intellettuale russo al tramonto dei Lumi, edizioni Marsilio. L’autrice stessa presenta la sua opera: “La fortuna di Palladio in Russia è paragonabile a quella ottenuta in Inghilterra, ma non con lo stesso clamore. L’vov riprese lo stile di Palladio usando come materiale il legno nelle usabda, le residenze signorili dei russi”. Il libro di Rossi è stato premiato con il James Ackerman per la storia dell’architettura 2008.

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