
Mario Piva con il suo Cristo
Mario Piva vuole donare il suo Cristo. Un Cristo imponente, maestoso, alto circa 4 metri, che l’artista e scultore ferrarese, nell’occasione della settimana santa, intende cedere a una chiesa o a qualche ente pubblico o privato interessato a valorizzare la propria sede con tale opera.
Il Cristo della fotografia, che poche persone conoscono, si trova nel vasto capannone adiacente alla Sala Permanente della Collezione Mario Piva, in via Cisterna del Follo, 39 a Ferrara (apertura ogni venerdi e sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18)
Scultore ferrarese operante da oltre 40 anni, Piva ha prodotto circa 600 opere di diverse dimensioni e materiali. E’ un personaggio eclettico, ricco di interessi e molto attivo in vari settori, noto anche cone lo “Scultore Industriale”, poiché ha iniziato plasmando la creta quando nel 1958 ha fondato la Stayer, la fabbrica che fa parte della storia di Ferrara ceduta successivamente negli anni ’90.
Fra le sue opere permanenti in città si possono ammirare il “Cavallo” in rame posizionato nella rotonda dell’asse via Kennedy-via Bologna e “L’Abbraccio” in rame esposto a Palazzo Massari.
“Il martirio della Crocifissione – scrive Piva nel commentare la sua opera – lo spirito nel quale molte persone si immedesimano perché afflitte da non poche sofferenze che ricalcano la dolorosa Via Crucis. La croce sanguinante rivela le strazianti ferite del patibolo suscitando una dolorosa emozione”. Sul catalogo della Via Crucis l’allora arcivescovo di Ferrara Luigi Maverna scriveva “Siamo grati agli artisti che captano i sentimenti profondi dell’uomo”, mentre don Franco Patruno commentava “La Via Crucis di Mario Piva è contemplazione dell’Uomo del Vangelo, ma in quell’Uomo si avverte che le gioie e le pene di tutti sono redente”.
Per chiunque fosse interessato al Cristo di Piva è possibile anche prendere appuntamento nei giorni di chiusura della Sala Permanente, telefonando al numero 347-0466740.
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