L’Italia dei Valori dice no alla proliferazione dei pozzi di estrazione di metano nel Basso Ferrarese, facendo proprie le preoccupazioni dei comitati di cittadini che in questi giorni si stanno costituendo. “La Regione Emilia Romagna – chiede l’Idv di Ferrara – si impegni per la difesa del territorio provinciale dai rischi idrogeologici legati all’attività di estrazione”.
Diverse multinazionali, infatti, guardano al territorio del Basso Ferrarese come possibile fonte di metano da estrarre dal sottosuolo. “In particolare – riferisce l’Idv – una società petrolifera texana vorrebbe trivellare per estrarre metano attraverso perforazioni profonde anche quattromila metri. I rischi idrogeologici connessi all’attività estrattiva degli idrocarburi sono ingenti e tutt’altro che ipotetici, soprattutto per effetto del “bradisismo” ovvero l’abbassamento del livello del terreno rispetto al livello del mare”.
A sostegno della loro tesi gli esponenti dell’Italia dei Valori riportano gli studi del 1968 del professor Mario Zambon, che individuò proprio nell’estrazione di metano dal sottosuolo e dell’acqua da falde artesiane profonde le principali cause del bradisismo dei territori della bassa padana e in particolare dell’area costiera. Lo stesso Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, in una delibera del febbraio 2010, aveva lanciato l’allarme sui rischi idrogeologici legati alla forte subsidenza dei territori dell’intero Delta del Po ed in particolare del Basso Ferrarese determinata dalle massicce estrazioni di acqua metanifera dal sottosuolo avvenute negli anni passati.
“Di fronte alle evidenze scientifiche frutto di studi altamente attendibili ed ai pareri qualificati di tecnici ed esperti conclude l’Idv – occorre quindi adottare la massima prudenza e soprattutto far valere il principio di precauzione rispetto all’attività estrattiva i cui effetti, seppur nel lungo termine, potrebbero essere assai gravi per i territori del Basso Ferrarese e soprattutto per le aree della costa comacchiese”. “L’Italia dei Valori quindi esprime forte contrarietà all’attività di estrazione di idrocarburi dal sottosuolo del territorio provinciale e facendo proprie le preoccupazioni dei comitati di cittadini che in questi giorni si stanno costituendo, chiede alla Regione Emilia Romagna ed in particolare all’Assessore Muzzarelli di scongiurare la proliferazione di pozzi estrattivi nelle nostre campagne e di garantire la difesa del nostro territorio dai gravi rischi idrogeologici connessi all’attività di estrazione degli idrocarburi”.
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