Cronaca
9 Febbraio 2011
Dalla procura di Ancona la conferma di indagini in corso per minaccia e abuso d'ufficio

Caso Anselmo, qualcuno è indagato

di Marco Zavagli | 3 min

Leggi anche

Pauroso incidente a Poggio Renatico. Grave un motociclista

Grave un motociclista che all'altezza del ponte sul fiume Reno, in via Bologna, si è scontrato con una macchina. L'uomo è stato portato via in elisoccorso all'ospedale Maggiore di Bologna in gravi condizioni ma stando alle prime informazioni raccolte non pare in pericolo di vita. Dopo lo scontro era sbalzato dalla moto finendo dentro l'abitacolo della macchina

Baldini riparte da dove Argenta è nata

Al parco della Pieve di San Giorgio di Argenta, si è aperta la campagna elettorale di Andrea Baldini. Cinquecento persone hanno partecipato all’evento, dove il candidato sindaco ha presentato la coalizione che lo sostiene

Masi, Neri presenta lista e programma

Sabato 4 maggio, in mattinata, si è svolta presso la sede della Pro Loco di Masi San Giacomo, la presentazione dei candidati alla carica di consigliere comunale, della lista civica Insieme per il futuro, per le elezioni nel comune di Masi Torello

Ubriaco per strada, scatta la multa

Nel corso dei servizi è stata multata una persona colta in stato di manifesta ubriachezza e denunciata un’altra per violazione del foglio di via obbligatorio dal Comune di Ferrara

Incendio in un ristorante di Porto Garibaldi

Una scintilla sprigionata da un cortocircuito nel vano cucina sarebbe probabilmente all’origine di un incendio che ha colpito questa notte il Bagno Trattoria Bologna, in via Anita Garibaldi a Porto Garibaldi

Qualcuno è indagato per il “Caso Anselmo”. E il registro degli indagati appartiene alla procura di Ancona, competente per territorio per procedimenti in cui siano coinvolti magistrati della procura estense.

La notizia di un interessamento dei pm marchigiani al polverone sollevato dell’avvocato ferrarese era emersa già nelle scorse settimane (vai all’articolo). Ora però si conoscono anche i reati ipotizzati.

Questo grazie all’istanza ex art. 335 c.p.p., che attesta l’avvenuta iscrizione nel registro degli indagati del nominativo richiesto. Fabio Anselmo, tramite il suo legale, ne ha fatto richiesta dopo le notizie diffuse dalla stampa locale.

E da Ancona è arrivata la conferma: “è risultato – annuncia – che io figuro come persona offesa in due procedimenti penali”. Il primo per minaccia aggravata, “commesso in epoca anteriore e prossima al 28 dicembre 2010 a Ferrara”. Il secondo, contro ignoti, è rubricato come abuso di ufficio e minaccia, per un periodo che va dal 1 gennaio 2009 al19 ottobre 2010, che “potrebbe riguardare le intercettazioni abusive a mio carico”.

Tutto nasce infatti dal timore dell’avvocato di essere “spiato” tramite intercettazioni abusive. La preoccupazione che ignoti avessero messo sotto controllo le proprie utenze telefoniche, Anselmo – legale di parte civile in processi importanti come quelli di Federico Aldrovandi prima, Stefano Cucchi, Giuseppe Uva, Noe e Niagara poi – l’aveva già manifestata la scorsa estate presentando una denuncia per intercettazioni abusive.

Lo scorso 31 agosto infatti il legale si recò in via Mentessi per formalizzare querela contro ignoti. Preoccupato per quei sospetti, chiese un colloquio con il procuratore capo Rosario Minna. Incontro che avvenne a metà settembre nell’ufficio di Minna. Secondo quanto scritto poi nella denuncia di Anselmo, dopo aver riconosciuto la gravità del fatto denunciato, il procuratore avrebbe affermato: “caro avvocato, lei ha ormai un ruolo politico… quando una persona ce l’ha con lei il fatto è abbastanza normale e ci si può difendere… ma quando ad avercela sono un gruppo di persone, queste le spezzeranno le gambe”.

La vicenda proseguì con l’ispezione ministeriale ordinata dal ministro Alfano e la fila di pm e avvocati ferraresi presso la procura generale di Bologna davanti all’ispettore Arcibaldo Miller (leggi l’articolo).

E ora il cerchio si chiude con questa iscrizione nel registro degli indagati. C’è da chiedere se Anselmo si sente tranquillo dopo questo vortice di misteri e sospetti intorno alla sua vita professionale. “Per quanto riguarda la mia coscienza lo sono – risponde il penalista -; in qualità di persona offesa non lo sono e non lo sarò fino a quando non riuscirò ad avere le carte e a capire cosa sia successo e cosa sta succedendo”.

Crede che questa mancanza di tranquillità potrà distoglierla dalle importanti cause che sta seguendo? “Le vicende processuali in cui sono impegnato sono dure, ma non credevo che potessero esserci queste complicazioni. Come ho già detto quando sono stato sentito presso la procura generale di Bologna, se qualcuno crede che mi lasci intimidire o crede che mi distrarrò dalle cause in corso, allora ha fatto male i suoi calcoli”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com