In sala Agnelli il “Diario spettinato di una mancata Principessa”
Presentazione del nuovo romanzo tutto ferrarese di Debora Bruni
Presentazione del nuovo romanzo tutto ferrarese di Debora Bruni
Si conclude con un concerto corale, nella chiesta di Santo Stefano a Ferrara, la sessione primaverile del laboratorio di Officina delle Voci e dei Direttori del Conservatorio G. Frescobaldi guidato dal prof. Michele Napolitano.
L’arazzo raffigurante la Decapitazione di San Giorgio, realizzato da Johannes Karcher (attivo 1516–1562) su cartone di Camillo Filippi e Luca d’Olanda nel 1552, e parte dello straordinario ciclo con le storie dei santi patroni conservato nel Museo della Cattedrale di Ferrara, sarà il protagonista di un importante progetto di restauro finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Nel fine settimana dal 13 al 15 giugno il Consorzio Wunderkammer ospita una residenza artistica di Francisca Rocha Gonçalves e Leandro Pisano con un laboratorio di esplorazione sonora subacquea e un’installazione pubblica conclusiva
Giovedì 12 giugno alle ore 17.30 nel chiostro di Santo Spirito - Istituto di Storia Contemporanea, vicolo S. Spirito, 11 verrà presentato il libro di Mario Avagliano "L'uomo che arrestò Mussolini"
Domani, lunedì 24 gennaio, nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria 2011, alle ore 17, presso la sala dei Comuni di Castello estense, avrà luogo la presentazione del libro di Raffaella Simili ‘Sotto falso nome – Scienziate italiane ebree (1938-1945)’, Pendagron 2010, organizzata dalla Provincia di Ferrara e dall’Istituto di Storia contemporanea.
Ne parleranno con l’autrice, ordinario di storia della scienza presso l’Università di Bologna, Antonella Cagnolati e Anna Quarzi.
Il 14 luglio 1938 viene pubblicato il ‘Manifesto della razza’ e, con i successivi “provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista”, l’uragano si abbatte sugli scienziati e sulle scienziate ebrei: furono radiati dalle Università, dalle accademie e dagli istituti culturali, costretti alla fuga, alla clandestinità fino alla deportazione, alla morte.
Furono specialmente le professoresse che il fascismo non perdonò, cancellandole perfino dagli elenchi ufficiali dei radiati. Questa memoria perduta, le ha rese per lungo tempo doppiamente invisibili come donne di scienza e come ebree.
Il libro ha il merito di portarne alla luce la memoria perduta e fra le tante storie raccontate, da quelle della Montalcini, della Segre, della Foà ci sono anche le vicende di due scienziate ferraresi: Enrica Calabresi, entomologa, espulsa dall’Università di Pisa, morta suicida a Firenze il giorno prima di essere deportata in Germania nel 1944, e Maria Zamorani, pediatra, espulsa dall’Accademia delle Scienze di Ferrara, arrestata a Ferrara nel 1944, mandata poi a Fossoli ed infine ad Auschwitz dove è morta.
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