A trentatre anni dal suo furto, la splendida tela del celebre pittore ferrarese Giovanni Boldini intitolata “Il pianto (Ritratto di giovane donna)” giunge a Ferrara per arricchire le collezioni cittadine e il museo monografico a lui dedicato. L’opera è stata recentemente recuperata grazie ad una complessa operazione dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale Nucleo di Monza che l’hanno restituita al Comune di Ferrara, e per esso alle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, legittimi proprietari del dipinto.
L’indagine dei carabinieri, cui si è affiancata una ricerca condotta negli archivi del Museo Boldini e in quelli contenenti gli atti pubblici del Comune di Ferrara dai funzionari delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, ha permesso di ricostruire la complessa trama delle vicende di questa straordinaria tela e provare che si tratta di un bene di proprietà del Comune di Ferrara.
“Oggi è un giorno particolarmente lieto per me, come per la cittadinanza ferrarese. Per quanto fatto, la città di Ferrara ha un grande debito di riconoscenza nei confronti del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza e, più in generale, per il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, un organismo specializzato che da oltre quarant’anni svolge un compito fondamentale nel fronteggiare il fenomeno della depauperazione del patrimonio artistico italiano: il più ricco al mondo e per questo da secoli soggetto a dispersioni, trafugamenti ed esportazioni illecite”, le prime parole del sindaco Tiziano Tagliani in occasione della presentazione dell’opera del Boldini ritrovata e della consegna del Premio Ippogrifo città di Ferrara ai carabinieri del Noe di Monza svoltesi ieri nella sede di Palazzo Massari.
“Nella consapevolezza dell’inestimabile valore storico, culturale, civile, educativo, nonché economico di tale patrimonio e del perdurante fenomeno della sua spoliazione, l’Italia è stata la prima nazione al mondo a dotarsi di un organismo di polizia specializzato nel recupero dei beni trafugati e illecitamente esportati, in questo anticipando la raccomandazione della Conferenza Generale dell’UNESCO che nel 1970 invitava gli stati aderenti a istituire servizi preposti a quest! i compiti.
Desidero pertanto esprimere, a nome della Città di Ferrara, la più profonda e sincera gratitudine a tutta l’Arma dei Carabinieri e, in particolare, al Comando Tutela Patrimonio Culturale oggi rappresentato dal Generale Giovanni Nistri. Vorrei inoltre porgere un ringraziamento speciale al Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale del Nucleo di Monza e, in particolare, ai protagonisti dell’operazione che ha portato al ritrovamento del dipinto di Boldini: il Comandante Andrea Ilari, il Luogotenente Sergio Banchellini e il Maresciallo Fabrizio Serra.
Lascio ora la parola al Vicesindaco Massimo Maisto, al Generale Nistri, al Comandante Ilàri, e alle colleghe delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, la Direttrice Maria Luisa Pacelli e la curatrice Barbara Guidi”.
“Mi accingo ora ad assegnare il “Premio Ippogrifo” – ha continuato il sindaco -. Per l’eccellente lavoro svolto ho l’onore e il piacere di conferire ai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale Nucleo di Monza il “Premio Città di Ferrara”, massimo riconoscimento di questa città, che l’Amministrazione Comunale attribuisce in occasioni particolari, a quanti, per ragioni artistiche, professionali, sociali o umanitarie, hanno contribuito con la loro opera alla crescita civile e culturale di Ferrara. Il premio, una scultura bronzea con l’effigie dell’Ippogrifo opera dell’artista ferrarese Maurizio Bonora, è stato istituito nel 2001 dall’allora sindaco Gaetano Sateriale e negli ultimi anni è stato conferito ad Arnoldo Foà, Antonio Slavich, Florestano Vancini e Carlo Rambaldi. Ci auguriamo che questa figura mitologica legata all’immaginario letterario e artistico di Ferrara, oltre a rappresentare un segno tangibile del nostro più sentito ringraziamento, tenga vivo in loro il ricordo della nostra città, così come il! bel dipinto di Boldini allestito nelle sale del nostro museo sarà una testimonianza dell’impegno, del coraggio e della passione da loro generosamente profusi”.
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