
Luigi Zepponi, Giuseppe Salcuni, Chiara Sapigni, Massimo Travasoni e Anna Rosa Fava
“Il bisogno ha bisogno di tutti”. E’ con questo slogan che si apre la lettera che il sindaco Tiziano Tagliani e la presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra hanno inviato, pochi giorni fa, alle maggiori realtà produttive del territorio perché “quest’anno più che mai Comune e Provincia devono essere unite per questo progetto” spiega Chiara Sapigni, assessore comunale ai Servizi sociali, durante la presentazione della Colletta Alimentare 20010, in calendario sabato su tutto il territorio nazionale.
“La lettera – continua la Sapigni – ha due valenze: la prima, promuovere la giornata di sabato; secondo sensibilizzare sul lungo periodo su un problema come questo. Nel magazzino all’ex Mof dove vengono messi i generi raccolti – scherza l’assessore – di spazio ce n’è tanto…”.
La sinergia è necessaria alla luce della realtà non certo confortante: dall’ultima rilevazione statistica, risalente al 2009 e valida per il triennio precedente, sono 4mila le famiglie nel Comune di Ferrara in uno stato di grossa difficoltà, che (soprav)vivono sotto la soglia di povertà.
Ed i numeri a livello provinciale forniti da Giuseppe Salcuni, responsabile provinciale della Colletta Alimentare, nel 2009 sono stati 13.520 gli assistiti dal centro di Solidarietà-Carità.
Lo stesso Salcuni ricorda come da “ormai 22 anni ogni ultimo sabato del mese di novembre si svolge questa iniziativa, questo gesto di carità. Il lavoro non si ferma alla giornata in questione ma dura un anno, sia per la parte operativa che per quella logistica. In Italia la Colletta Alimentare impegna 100mila volontari, sul nostro territorio 1.400. E non si pensi che siano solamente anziani o disoccupati: ultimamente è elevato l’apporto degli stendenti universitari, e veniamo coinvolti spesso dalle scuole”.
“In Italia – continua Salcuni – 5 milioni di persone per la Colletta del 2009 hanno acquistato cibo per le persone meno fortunate; nel 2009 ne sono state raccolte 8.600 tonnellate, per un controvalore in euro di 29 milioni”. Che però sono bastati fino al mese di marzo…
Cosa viene raccolto? Ovviamente la preferenza va verso prodotti non deperibili: omogeneizzati, legumi in scatola, pomodoro in scatola, olio, farine, pesce e carne in scatola, succhi di frutta.
Sabato saranno 167 i punti tra città e provincia che apriranno le porte ai volontari della Colletta Alimentare.
A Ferrara è attivo il Centro di Solidarietà-Carità, rappresentato alla conferenza di presentazione della manifestazione 2010 dal vicepresidente Massimo Travasoni. Che ha ricordato come l’associazione assista fondamentalmente in due maniere: quella diretta e quella indiretta. Nella prima categoria è incluso il lavoro dei 70 volontari che raggiungono più di 250 famiglie su tutto il territorio provinciale, per un totale di 600 assistiti.
Per assistenza indiretta parliamo invece della distribuzione gratuita da parte del CSC di generi alimentari provenienti dal Banco Alimentare o dalle aziende ai 92 enti e associazioni convenzionati, che seguono 103mila casi.
Nel 2009 il lavoro svolto dal CSC ha permesso di distribuire 858mila kg di alimenti per un valore di 2,5 milioni di euro.
Un dato che fa riflettere, letto da Travasoni, è che nel 1999 al momento della nascita dell’attività del centro gli assistiti erano 3mila circa. Oggi sono quasi 11mila.
Da sottolineare che nel 2009 ha offerto alla causa 12 quintali di riso, ed anche quest’anno la storia si ripeterà. “Riteniamo che non potevamo mancare quando si chiede n contributo di questo genere” ha spiegato Luigi Zepponi, direttore di Coldiretti Ferrara.
Un’antica tradizione che riguarda proprio il riso, ha ricordato Salcuni, potrebbe essere stato il predecessore della Colletta Alimentare: nel Basso Ferrarese infatti il primo raccolto veniva destinato alla chiesa. Il prete passava e lasciava un sacco di juta vuoto, e passava dopo qualche giorno a ritirarlo.
I contenuti della lettera. “Come ogni anno – spiegano Tagliani e la Zappaterra – è in arrivo l’importante appuntamento con la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che si terrà sabato 27 novembre: una giornata di solidarietà che ogni anno testimonia la grande sensibilità dei ferraresi al gesto di carità e sostegno verso le innumerevoli persone della nostra provincia che vivono al di sotto la soglia della povertà.
In questo momento di grave difficoltà, in cui la crisi e la disoccupazione ha colpito il Paese, c’è chi ha perso il lavoro, chi fatica ad arrivare a fine mese, chi non riesce a pagare i debiti, chi non riesce più a sostenere spese impreviste, chi non riesce «ad assicurare ai figli un avvenire soddisfacente».
Di fronte a tutto ciò non possiamo essere indifferenti e abbiamo la responsabilità di investire in favore dei più bisognosi in un impegno di reale condivisione dei bisogni delle famiglie accompagnandoci e so sostenendo chi lo sta facendo nella nostra città. In un periodo come quello attuale in cui la crisi e la confusione sembrano essere le uniche voci che risuonano, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è il segno di una società che non si perde d’animo, di una società che ‘rimboccandosi le maniche’ contribuisce al bene di tutti.
Vi chiediamo di unirvi a noi, in questa iniziativa di straordinario valore sociale, come protagonisti, insieme ai tanti volontari che gratuitamente mettono a disposizione il loro tempo per la raccolta del cibo; alle persone che scelgono di acquistare beni alimentari non deperibili donandoli per la Colletta; alle famiglie in difficoltà sostenute tutto l’anno grazie alla consegna del ‘frutto’ del Banco Alimentare.
Vi invitiamo a collaborare attraverso donazioni di alimenti, sostenendo economicamente il progetto, offrendo spazi dedicati all’iniziativa: un gesto concreto, ma significativo, non solo di carità ma di attenzione e di impegno per il rispetto dei diritti e dei bisogni di tutti”.
Per partecipare attivamente e sostenere la giornata nazionale della Colletta Alimentare è possibile contattare l’associazione Centro di Solidarietà Carità ai seguenti recapiti: via Stefano Trenti 32 (Mercato ortofrutticolo), tel. 329/6887155 (Fabrizio Fabrizi) o 347/5233147 (Giuseppe Salcuni), e-mail cdscarita@libero.it
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