Porto Garibaldi. Una pesca singolare quella del peschereccio “Rex” della marineria di Porto Garibaldi. Erano circa le 5 di mattina di ieri quando il peschereccio, intento a trainare la sua rete, si è accorto di aver incocciato qualcosa di pesante. La barca ha rallentato la sua velocità improvvisamente a circa 4 miglia di distanza dalla riva e quando ha issato la rete si è accorto di aver catturato un di circa una tonnellata.

Si tratta di un cannone navale ad avancarica imbarcato su chissà quale antica unità da guerra. Era destinato ad essere caricato con polvere da sparo e palle di ferro ed era poggiato su un affusto di legno dotato di ruote vincolato da cavi alle murate della nave che consentiva di smorzare il notevole rinculo dell’arma.

Presumibilmente costruito in bronzo, appare in ottimo stato di conservazione anche perché probabilmente giaceva sepolto nel fango prima di incontrare la bocca della rete a strascico.

Nelle prossime ore sarà ispezionato dalla Sopraintendenza per i beni archeologici di Ferrara e sarà pertanto possibile avere informazioni più precise sulle origini e il presumibile periodo di fabbricazione del cannone.

Il Comando della Guardia Costiera nel ringraziare il Comandante del Motopesca Rex per aver immediatamente avvertito l’autorità marittima del prezioso ritrovamento, che sicuramente sarà utile a ricostruire un pezzo di storia della nostra Provincia, raccomanda a chiunque rinvenisse oggetti che appaiano costituire beni culturali, che è obbligatorio denunciarli entro 24 ore sia per evitare le sanzioni penali previste per chi si appropri di tali beni, sia per poter usufruire dei premi di ritrovamento previsti dalla legge.