Politica
27 Settembre 2011
Chiusura con l’ex parlamentare per la festa socialista di Ravalle

Craxi: “Dobbiamo tornare protagonisti”

di Redazione | 3 min

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Nella foto, da sinistra: Sergio Alberti e Vittorio Craxi

“Ho capito che devo parlare poco”. Vittorio ‘Bobo’ Craxi sa che non è il caso di interrompere a lungo il pubblico di una festa di partito (in questo caso quella socialista di Ravalle) impegnato a ballare, e così, introdotto dal segretario provinciale Sergio Alberti, ha rivolto un sintetico saluto ai presenti nell’ultima serata della kermesse.

“Va bene ballare – ha continuato –, così allontaniamo per un po’ i nostri problemi, a cui però noi socialisti guardiamo sempre con attenzione, addolorati di non avere le forze per poter aiutare l’Italia e gli Italiani ad uscire dalle difficoltà in cui sono ormai da vent’anni”. Dalle ultime elezioni, infatti, il Partito socialista non ha alcun rappresentante in Parlamento.

“È inutile parlare di un colpevole perché non possiamo dire che è uno solo, anche qualcuno se ci ha messo tanto – ha affermato ancora Craxi, che nel 2001 fu eletto alla Camera nelle liste della Casa delle Libertà –. Noi però siamo per restituire autorevolezza alla politica, sapendo che è sì necessario chiedere sacrifici, ma che non si possono imporre a chi ha poco costringendolo a stringere ancora di più la cinghia”. Andrebbero invece chiesti “ai ricchi che non hanno aiutato il paese: agli Italiani che non pagano le tasse, agli imprenditori che hanno portato soldi all’estero anziché investire e in generale a tutti quelli che non credono che la cosa pubblica sia di tutti”.

“I presenti questa sera sono anziani – ha riconosciuto Craxi –, appartengono ad una generazione che, dopo la guerra, ha costruito le cooperative e le piccole imprese, in una regione governata da partiti che hanno costituito un fondamento per l’economia senza però essere distratti sui deboli”. Ora però le cose sarebbero diverse perché “tanti ragazzi che non hanno realizzato progetti hanno bruciato parte della loro vita, che non ha speranze per l’avvenire: questa è la vera sconfitta della nostra politica e dell’Europa, che abbiamo fortemente voluto, ma che oggi è un’Europa dei poveri”.

Contemporaneamente, però, “vicino o lontano da noi sono sorte nazioni giovani e competitive che sono diventate ricche, mentre noi vediamo in televisione un bipolarismo che sembra un ring e non trova un punto d’incontro sul tema essenziale: come uscire dalla crisi”.

In conclusione, l’ambizione di Craxi è allora che “il Partito socialista e noi socialisti possiamo tornare protagonisti e contribuire come sempre abbiamo fatto, con i nostri simboli, le nostre vittorie ed anche le nostre sconfitte, alla vita del paese. Qui a Ferrara già lo siamo – in sala c’era anche il sindaco socialista di Codigoro Rita Cinti Luciani –, così come in Emilia Romagna, e anche grazie a questo speriamo di tornare ad esserlo nel resto del paese”.

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