Attualità
24 Novembre 2017
Una spesa per famiglia di 325 euro all'anno rispetto alla media regionale di 282 euro

Ferrara paga la Tari più cara dell’Emilia Romagna

di Redazione | 3 min

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Ferrara ha la Tari più cara dell’Emilia Romagna. La tassa sui rifiuti più alta in regione la pagano infatti i contribuenti ferraresi: 325 euro all’anno rispetto alla media regionale di 282 euro e a quella nazionale di 300 euro. Se il capoluogo estense non rientra nella top ten delle città più costose d’Italia (primato detenuto da Cagliari con 549 euro fino ai 432 euro di Agrigento), i dati (relativi al 2016, perché il Comune non ha ancora deliberato le tariffe 2017) fanno comunque riflettere in un momento di ‘rivoluzione’ rifiuti.

Guardando ai nostri vicini di casa emiliano romagnoli – la regione che produce più rifiuti urbani pro capite (653 chili), ben al di sopra della media del centro (548 chili), del nord (510 chili) e del sud (450 chili) – Parma è un’isola felice della raccolta differenziata: si paga 255 euro e ben il 77,6% dei rifiuti prodotti vengono differenziati. I livelli di raccolta differenziata crescono anche a Ferrara (passata dal 56% del 2016 al 67% di fine ottobre 2017, superiore alla percentuale regionale  pari al 60,7%), grazie all’introduzione dei contestati cassonetti a calotta.

È questo il quadro che emerge dall’annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva che per il decimo anno consecutivo ha realizzato un’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia, prendendo come riferimento nel 2017 una famiglia tipo composta da 3 persone, con un reddito lordo complessivo di 44.200 euro ed una casa di proprietà di 100 metri quadri.

“Quest’anno la nostra indagine, che da più di 10 anni monitora l’andamento delle tariffe applicate al servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani e fornisce informazioni utili alla cittadinanza, si inserisce in un contesto paradossale in cui molti Comuni hanno sbagliato il calcolo della spesa dovuta, nel passaggio da Tarsu a Tia, a Tares e quindi a Tari, determinando così una spesa molto più onerosa per alcune famiglie – commenta Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva -. Ancora più paradossale è che, dichiarato l’errore, si lasci comunque, come stabilito dalla recente Circolare del Mef, l’onere della ricostruzione dei calcoli corretti ai cittadini, che hanno già subito i danni degli errori, al fine di poter richiedere il rimborso delle somme indebitamente pagate. Chiediamo che quanto meno i Comuni diano sostegno alle famiglie nei calcoli di quanto effettivamente queste avrebbero dovuto pagare”.

L’errato calcolo della Tari, lo ricordiamo, non ha comunque colpito Ferrara dove “il calcolo è stato fatto correttamente“. A rincuorare i contribuenti ferraresi ci pensava l’assessore al Bilancio Luca Vaccari, supportato dalla collega all’Ambiente Caterina Ferri che parlava di “un attacco riguardante le tasse smentito dall’assessore Vaccari che con dati precisi ha dimostrato come non sia vero che i negozi ferraresi siano ‘soffocati dalla tassazione locale’”. Soffocamento o no, i ferraresi hanno pagato nel 2016 43 euro in più rispetto alla media regionale.

Città TARI 2017 TARI 2016 Variazione %

2017/2016

Bologna € 286 € 286 0,0%
Cesena € 276 € 263 4,9%
Forlì € 284 € 279 1,8%
Modena € 293 € 288 1,7%
Ferrara* € 325 € 325 0,0%
Parma € 255 € 255 0,0%
Piacenza € 276 € 276 0,0%
Ravenna € 242 € 239 1,3%
Reggio E. € 303 € 295 2,7%
Rimini € 279 € 277 0,7%

Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2017

*Tariffe 2017 non deliberate al momento di redazione del presente dossier, si riportano quelle relative al 2016

Città Produzione pro capite rifiuti urbani kg/ab/anno 2016 Raccolta differenziata 2016
Bologna 574 46,0%
Forlì 776 64,2%
Ferrara 718 56,6%
Modena 698 60,9%
Rimini 747 62,0%
Ravenna 755 59,2%
Parma 551 77,6%
Piacenza 742 56,9%
Reggio E. 710 58,6%

Fonte: Cittadinanzattiva su dati Legambiente (Ecosistema Urbano 2017)

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