di Marcello Celeghini

Sarà Stefano Calderoni, già presidente provinciale di Cia, a succedere a Piercarlo Scaramagli nel ruolo di coordinatore di Agrinsieme Ferrara, la sigla che rappresenta le principali associazioni di agricoltori italiane e ferraresi. Nella conferenza stampa svoltasi nello stand di Agrinsieme nell’ambito di Futurpera è stato annunciato anche l’ingresso di Copagri nell’associazione.

Agrinsieme Ferrara, che raggruppa Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative agroalimentari, è nata il 9 gennaio 2013 sulla spinta aggregativa già avviata con successo a livello nazionale. Oggi l’Associazione delle principali sigle del primo settore conta sul nostro territorio oltre 12mila associati, circa 12mila dipendenti, 4mila aziende agricole aderenti, 45 cooperative alimentari, 8mila soci produttori, oltre il 65% della superficie agricola e oltre 1 miliardo di euro di fatturato. Agrinsieme però è soprattutto un nuovo modello di rappresentanza che integra le diverse storie e i diversi valori delle sigle che vi aderiscono pur con uno sguardo unitario.

“Le nostre battaglie sindacali a livello nazionale sono incentrate sul sostegno economico al settore agricolo e dell’agroalimentare che sta tornando protagonista dopo anni difficili- rivela Piercarlo Scaramagli-. L’ingresso di Copagri anche nel coordinamento provinciale – nel coordinamento nazionale era già presente- ci inorgoglisce poiché significa che in questi anni il nostro lavoro è stato apprezzato. Sono certo che il lavoro iniziato sarà portato avanti anche dal mio successore Stefano Calderoni, giovane imprenditore agricolo di grande esperienza relazionale”.

Una sfida accettata da Stefano Calderoni che intravede un possibile grande futuro per l’agroalimentare ferrarese. “Agrinsieme è un bel modo per interpretare le grandi sfide che la modernità ci pone davanti. Negli anni passati mentre le aziende agricole venivano dimezzate per la crisi economica e il mancato cambio generazionale, le sigle che rappresentavano gli agricoltori sono raddoppiate, questo processo va a danno proprio degli interessi dell’agricoltura. Futurpera – conclude Calderoni – è invece uno straordinario esempio di lavoro di squadra per la promo-commercializzazione di una eccellenza del nostro territorio”.