Mancano solo le firme finali per la vendita di palazzo Giulio d’Este, sede della prefettura, da parte della Provincia di Ferrara che, così, avrà a disposizione i soldi per chiudere il bilancio.
Martedì mattina il dirigente tecnico sarà a Roma per chiudere la pratica con la quale l’amministrazione che ha sede in Castello Estense incassa sette milioni di euro da Invimit (la società di gestione risparmio del ministero dell’Economia e delle Finanze), mentre l’immobile continuerà a essere sede della prefettura di Ferrara anche dopo il cambio di proprietà.
Un’operazione che porta nelle casse della Provincia 2,3 milioni in più rispetto all’iniziale valutazione immobiliare di 4,7 milioni e che ha consentito la chiusura in equilibrio del proprio bilancio preventivo 2017, approvato nella seduta consiliare lo scorso 19 luglio.
Motivo principale del rialzo del prezzo è dovuto ai lavori di rispristino sismico seguiti dalla Provincia, che nel frattempo ha terminato le procedure di gara e ha proceduto all’affidamento del cantiere, partito in questi giorni.
Un intervento di miglioramento e messa in sicurezza con un investimento di 1,8 milioni, interamente finanziati con i fondi post terremoto 2012.
La Provincia di Ferrara era proprietaria di Palazzo Giulio d’Este dal 1982, quando acquistò l’immobile dall’Inps per 800 milioni di lire.
“In questi anni – commenta il presidente Tiziano Tagliani – con varie operazioni abbiamo portato nelle casse della Provincia quasi 14 milioni di euro, indispensabili per gli equilibri di bilancio e per trovare risorse per la manutenzione di scuole e strade”. Il riferimento è alla vendita del palazzo della Questura che l’anno scorso ha fruttato cinque milioni e alla distribuzione straordinaria ai soci proprietari delle riserve accumulate da Ami, che nel 2015 ha portato a un incasso di 1,8 milioni.
“Entrate – prosegue il presidente – che sono servite innanzitutto a tenere faticosamente in equilibrio i bilanci, per compensare i tagli delle leggi finanziarie, oltre a pagare mutui, stipendi e bollette delle scuole, e quindi non sufficienti a far fronte alle esigenze di manutenzione straordinaria per esempio di una rete stradale di 850 chilometri, né di quella ordinaria, cominciando dalla segnaletica orizzontale e verticale”.
“Deve però essere chiaro a tutti – puntualizza poi Tagliani – che se da Roma non s’inverte in modo strutturale il quadro finanziario delle Province, i problemi sono destinati ad aumentare, perché i salti mortali che singolarmente stiamo compiendo in questi anni da soli non bastano a risolverli”.
“Tenendo presente questo punto fermo – insiste – dei 2,3 milioni in più dalla vendita di Palazzo Giulio d’Este, 1,3 milioni abbiamo deciso di destinarli alla manutenzione straordinaria delle strade – asfalti, guard rail, ponti e potature alberi pericolosi – e un milione per la messa a norma e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici. Perciò – conclude il presidente – al di là delle polemiche e delle critiche che ci vengono mosse, questo è il quadro nel quale stiamo operando e al quale stiamo cercando di rispondere con tutti i limiti e difficoltà della situazione”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com