Politica
17 Ottobre 2017
I Grilli Estensi lamentano inefficacia da parte del “tandem Arpae -Tagliani”

Incendio Bofrost, ritardo nelle comunicazioni ai cittadini

di Redazione | 3 min

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“Ancora una volta il tandem Arpae -Tagliani ha dimostrato l’inefficacia della propria azione di tutela della salute dei cittadini ferraresi”. A dirlo sono Maria Teresa Pistocchi e Silvia Mantovani a nome non del Movimento 5 Stelle di Ferrara, di cui sono state le fondatrici, ma con la smeplice sigla di Grilli Estensi.

Il riferimento è al devastante incendio sviluppatosi nell’area della Pmi che ha distrutto capannoni della ditta BoFrost con tutto il loro contenuto e diversi mezzi di trasporto per la consegna dei prodotti alimentari surgelati.

“Esprimiamo vicinanza e solidarietà alla ditta e i suoi lavoratori – scrivono Pistocchi e Mantovani -, che ci auguriamo non subiscano contraccolpi per il proprio lavoro, ma crediamo di interpretare la forte preoccupazione e lo sconcerto dei cittadini, soprattutto degli abitanti nell’area limitrofa al capannone, nel denunciare il ritardo nelle comunicazioni da parte di Arpae, per la mancata tempestiva allerta verso la popolazione con le indicazioni anche delle più banali precauzioni, come il sigillare le finestre o allontanarsi temporaneamente”.

Di fronte a un incendio di quelle proporzioni, secondo le due attiviste, “con lo sprigionarsi per ore di una nube nera che dimostrava il contenuto di emissioni di combustione di varia natura, sicuramente non proprio un areosol per i nostri polmoni, Arpae e sindaco non trovano altro da dire, a mezzo stampa e solo in tarda mattinata, che nonostante il “…brutto incendio, non risultano problemi per la salute”, anche grazie all’alta pressione che portava in verticale la colonna di fumo. Il semplice buon senso ci fa pensare, nella migliore delle ipotesi, ad una pericolosa banalizzazione della situazione”.

“Non è la prima volta che Arpae – denunciano – di fronte a combustioni anche di lunga durata di materiali diversi, la cui natura peraltro non viene mai rivelata (ricordiamo il caso di qualche anno fa di una discarica privata che bruciò per giorni nel basso ferrarese) minimizza e non applica almeno il principio di precauzione in attesa dei riscontri scientifici che richiedono sempre tempi più lungi, ritardati rispetto ai danni ai nostri polmoni”.

Pistocchi e Mantovani ricordano che “nelle campagne è severamente vietato da anni bruciare le cataste di legna; se viene demonizzata la combustione della legna ( anche quella del riscaldamento a pellet) risulta incomprensibile la lentezza e le modalità nell’ affrontare emergenze molto serie come quella di ieri o altre, piuttosto frequenti (es torce Yara) da parte dell’Agenzia Regionale preposta ai controlli su ambiente e alla tutela della salute dei cittadini”.

La domanda delle grilline verte quindi sul fatto che “in una città che tra inceneritore e polo chimico ha una qualità dell’aria di bassissimo livello, come mai ci sia ancora e sempre tanta inerzia nell’agire e nella trasparenza delle informazioni. Urge chiarire il ruolo di Arpae, le sue modalità di lavoro e di azione sul territorio, soprattutto in situazioni di emergenze o di denunce da parte dei cittadini, il livello delle professionalità che esprime e anche la relazione politica con l’amministrazione locale e regionale, che potrebbe vanificare in parte il suo compito di ente super partes”.

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