Economia e Lavoro
27 Settembre 2017
Il sindacato sollecita la ripresa del confronto interrotto dall'Azienda Ospedaliera sulla determinazione dei fondi contrattuali e delle fasce economiche

Fials pronta allo sciopero: “Basta tanti soldi a pochi e niente ai tanti”

di Redazione | 2 min

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(foto di archivio)

Il sindacato Fials è pronta a dichiarare lo stato di agitazione, preludio allo sciopero, se non si riaprirà il confronto con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria sulla determinazione dei fondi contrattuali.

Un confronto che, come riferisce il sindacato rappresentato dalla segretaria provinciale Mirella Boschetti, è stato interrotto unilateralmente dall’Azienda Ospedaliera con la disdetta dell’incontro sindacale del 14 aprile e con il silenzio della stessa azienda alla lettera del 5 maggio con la quale si sollecitava il proseguimento delle trattative. Ora la Fials sollecita nuovamente un incontro sindacale a breve, “nel rispetto delle relazioni sindacali, dei principi di
trasparenza, imparzialità e buona fede a cui ogni amministrazione ha l’obbligo di attenersi”, pena “lo stato di agitazione, qualora codesta azienda non provveda a
riaprire con sollecitudine il tavolo di confronto per la determinazione dei fondi contrattuali di cui agli articoli 7, 8 e 9 del Ccnl 31-7- 2009, l’analisi e la revisione delle voci di spesa tra cui le posizioni organizzative, per il riconoscimento economico delle progressioni orizzontali (fasce) per il personale del comparto”.

Per il sindacato il confronto fra le parti è necessario per “valutare la disponibilità di risorse economiche da destinare alle progressioni economiche orizzontali (le cosiddetta fasce economiche, ndr), per riprendere il percorso di valorizzazione professionale e di carriera del personale dipendente dell’azienda ospedaliero universitaria area comparto, riconoscendo alle progressioni economiche orizzontali la finalità di dare luogo a forme di valorizzazione del personale in servizio, secondo indicatori determinati, nell’ottica del miglioramento degli standard qualitativi ed economici delle funzioni e dei servizi e del riconoscimento della professionalità e della qualità delle prestazioni lavorative individuali”.

Mirella Boschetti della Fials riferisce di avere più volte manifestato il dissenso del sindacato verso la politica perseguita in questi anni dall’Azienda Ospedaliera “che mantiene in essere posizioni organizzative rese anacronistiche dai processi di unificazione/riorganizzazione attuati in questi ultimi anni e che sottraggono ingenti somme che potrebbero essere usate per le fasce economiche, solo nel 2015 sono costate euro 355.713,31 per 63 dipendenti”. Ricordando inoltre che “le risorse da destinare agli incarichi di posizione organizzativa devono essere compatibili con le risorse stabili a disposizione del fondo, e in equilibrio con gli altri istituti contrattuali e che tali somme sono rigorosamente oggetto di contrattazione”. “Il mantenere in essere Posizioni Organizzative anacronistiche o attribuire nuovi incarichi – aggiunge – pregiudica seriamente la possibilità di reperire somme per i lavoratori sul fronte delle progressioni economiche orizzontali”.

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