Attualità
31 Agosto 2017
Per il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro 9 case su 10 vanno agli stranieri, ma non è proprio così

Alloggi assegnati a soli migranti? Una bufala

di Ruggero Veronese | 3 min

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Nuova bufera – o bufala – mediatica in tema di immigrazione sul Comune di Ferrara, bersaglio del quotidiano ‘La Verità’ di Maurizio Belpietro che pochi giorni fa titolava: “A Ferrara 9 alloggi popolari su 10 saranno assegnati agli immigrati”. Un dato davvero enorme, che ha scatenato reazioni furiose da parte di lettori e attivisti politici, al punto da essere ripreso in prima pagina anche da Il Giornale e in tv da Tgcom 24. Ma sarà vero?

Una verifica delle graduatorie pubblicate dal Comune di Ferrara rivela che il dato pubblicato sui quotidiani nazionali è decisamente gonfiato: le case assegnate agli italiani non sono l’8% del totale, ma si aggirano tra il 38 e il 45%. Una cifra che ad alcuni lettori può continuare ad apparire bassa, se si considera che i cittadini stranieri rappresentano solamente circa il 10% della popolazione a Ferrara. Ma occorre anche tenere presente che le loro richieste di alloggi popolari rappresentavano il 51% del totale: una percentuale di gran lunga più vicina all’esito finale della graduatoria.

Difficile capire come ‘La Verità’ sia riuscita a estrapolare un dato talmente sballato da apparire a molti – non tutti – decisamente inverosimile. Pur citando correttamente le 11 pagine della graduatoria, il quotidiano milanese arriva a riferire di 790 case assegnate a cittadini stranieri, su 854 totali. Peccato che i nominativi nella graduatoria siano in tutto solo 590, per circa 100-120 alloggi che verranno assegnati. La Verità, a volte, supera la fantasia.

La questione delle case popolari non si chiude però con la semplice smentita di un dato sbagliato. L’interrogazione regionale di Alan Fabbri (Lega Nord) cerca di cogliere altri nervi scoperti nelle politiche ferraresi e lancia la sua proposta. “Il sindaco Tagliani – attacca l’ex sindaco bondendese -, può destinare subito ai ferraresi i tre alloggi confiscati alle mafie (due dei quali nel Comune di Comacchio, ndr) che si trovano sul territorio: lo farà o continuerà a discriminare i suoi cittadini?”. Fabbri invita poi Tagliani a usare più autonomia e a ‘svincolarsi’ dai paletti legali: “Tentano di giustificarsi trincerandosi dietro i regolamenti per le assegnazioni che loro stessi hanno approvato. L’esempio di Bondeno dimostra, invece, che i regolamenti si possono modificare, basta la volontà politica”.

Da qui l’invito a trovare per gli immobili confiscati alla malavita una destinazione: “Secondo il piano del governo, e le disponibilità già sottolineate dall’assessore regionale Mezzetti, dovrebbero essere utilizzati per ospitare i richiedenti asilo. Il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, però, ha la facoltà di proporre progetti alternativi alla Regione e al Ministero, indirizzati magari alle famiglie residenti da più tempo in città o a quelle che da troppi anni aspettano l’assegnazione di un alloggio e sono ancora in coda alla lista. È l’occasione per dimostrare la propria buona fede. In caso contrario dovremo pensare ad un vero e proprio accanimento nei confronti degli italiani”.

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