Bondeno
27 Agosto 2017
Bergamini deposita l'ordinanza in prefettura. "Disincentivamo una pratica a cui siamo totalmente contrari"

Bondeno, il sindaco: “Denunceremo i privati che ospitano migranti senza avvisarci”

di Redazione | 2 min

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Fabio Bergamini

Bondeno. Un’ordinanza che obbliga i privati intenzionati ad ospitare i migranti a darne preventiva comunicazione al Comune, pena l’immediata denuncia all’autorità giudiziaria. È quella depositata in prefettura dal sindaco di Bondeno, Fabio Bergamini, a poche ore da una mozione analoga presentata dal suo omonimo e collega di partito Davide Bergamini, capogruppo della Lega Nord di Vigarano, che per la stessa questione prevede sanzioni fino a 15mila euro.

L’ordinanza prevede l’obbligo, da parte dei proprietari, di comunicare all’amministrazione comunale entro 5 giorni la sottoscrizione di contratti di locazione o comodato d’uso verso richiedenti asilo. Lo stesso obbligo vale anche per enti gestori o conduttori di immobili situati sul territorio comunale intenzionati a partecipare a bandi per gestire l’affidamento di servizi di ospitalità per i migranti.

Chi non rispettasse gli obblighi verrà immediatamente deferito all’autorità giudiziaria” annuncia il sindaco matildeo, che dice di “aver ritenuto necessario ricorrere a un’ordinanza sindacale per disincentivare una pratica a cui siamo totalmente contrari, dovendo tutelare gli ambiti attinenti la sicurezza, il decoro urbano e, in generale, la sanità e l’igiene pubblica”.

La pratica ‘condannata’ da Bergamini è il “percorso attuato dal governo che, attraverso le prefetture, attiva accordi con privati ed enti assistenziali per la gestione dell’ospitalità di queste persone senza alcun parere preventivo da parte dei Comuni dove questi immigrati si stabiliranno per gli anni a venire”.

“Stiamo parlando di persone che, nella totalità dei casi, debbono essere mantenute dai contribuenti – riferisce il primo cittadino -. Tutto questo comporta, da parte delle amministrazioni locali, un altissimo dispiego in termini di risorse umane e strumentali, visti i numerosi oneri in materia di igiene, sanità, incolumità pubblica, sicurezza urbana e assistenza sociale. Senza contare l’ulteriore aspetto legato alla necessità di queste persone di alloggiare in strutture pienamente rispettose delle norme igienico-sanitarie oltre che conformi alle normative urbanistiche”.

“Si parla tanto di diritti per i migranti stranieri, dimenticandosi troppo spesso dei diritti dei cittadini residenti a una pacifica convivenza” rimarca Bergamini che prevede altri obblighi a chi apre le porte all’accoglienza. Agli stessi proprietari e conduttori, infatti, sono inoltre richieste le copie dei documenti attestanti la conformità degli impianti degli immobili interessati e una relazione mensile sulle presenze effettive dei soggetti alloggiati, unitamente ad altre informazioni riguardanti le condizioni igienico-sanitarie delle strutture.

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