Nei giorni scorsi si è conclusa la 23esima festa di Rifondazione Comunista del Circolo XXV Aprile di Ostellato Fiscaglia e la prima in collaborazione con il Circolo di Portomaggiore.

La prima festa è stata indetta presso una abitazione privata nel 1995 quando si costituì il circolo XXV Aprile, nome scelto in onore del compagno Giulio Rinaldi, partigiano scampato per un soffio alla fucilazione proprio alla fine della seconda guerra mondiale.

Poi nel 1996 e 1997 le feste si svolsero nel capoluogo Ostellato e dal 1998 si sono tenute con regolarità presso il centro sportivo di Rovereto Medelana e sono sempre state un appuntamento per trattare temi politici nazionali e locali, per fare cultura, per divertirsi ascoltando musica e gustando tante specialità gastronomiche. Cuochi d’eccellenza sono stati Ivano prima poi Selenia e Marco.

Ma queste feste sono state anche luogo di aggregazione tra militanti e simpatizzanti dei diversi circoli, luoghi nei quali si sperimentava un particolare senso di comunità e di appartenenza, luoghi di condivisione più che di un progetto, di una speranza, di un sogno. E questo spirito è stato quello che ha mosso tanti volontari in questi 23 anni e che hanno permesso che questa festa si potesse ripetere e sempre con un buon successo di pubblico come è accaduto anche quest’anno.

“Sin dalla prima sera un gruppo significativo di persone e tra questi anche molti giovani, ha ascoltato con interesse la presentazione dei libri e delle avventure in bicicletta in giro per il mondo del nostro concittadino Obes Grandini – spiegano gli organizzatori -. Mentre il dibattito sulle trivellazioni e la tutela del nostro territorio ha coinvolto molti cittadini che sono intervenuti con passione per trattare di un argomento che ci vede molto interessati dato le sperimentazioni di ricerche di idrocarburi nel nostro Mezzano”.

“Successo di pubblico anche per il gruppo di musicale popolare La Nuova Bellini Band di Portomaggiore – gongolano gli organizzatori – che ci ha deliziato con pezzi storici quali Guantanamera e l’Internazionale mentre la band Colossal ci ha dilettato con uno straordinario repertorio funky – jazz degno di maggior ascolto; ad entrambi i gruppi auguriamo tanta fortuna e successo”.