Ci sono tutte le firme dei primi cittadini di centrodestra o appartenenti a liste civiche riconducibili alla medesima area politica. In una lettera indirizzata al prefetto di Ferrara e ai parlamentari locali si affronta il tema della gestione dei flussi migratori sul territorio.

I firmatari si autodefiniscono “una rappresentanza istituzionale di sindaci del territorio ferrarese, senza distinzione di schieramenti politici”, ma a scorrere la lista sono componenti di partiti di destra, centrodestra e civiche di centrodestra. I nomi sono quelli di Fabio Bergamini, sindaco di Bondeno, Daniele Garuti, primo cittadino di Poggio Renatico, Fabrizio Toselli e Roberto Lodi sindaci di Cento e Terre del Reno, Chiara Cavicchi prima cittadina di Voghiera e Andrea Brancaleoni di Tresigallo.

Tutti insieme sollecitano un “cambio di prospettiva, a tutela dei territori e dell’economia regolare”. Auspicano un cambio di prospettiva e di approccio: “Esiste uno strumento efficace, virtuoso, alternativo ai barconi che è già stato utilizzato, con buoni frutti. Ci riferiamo al Decreto Flussi, l’atto amministrativo con il quale il governo programma ogni tre anni, e stabilisce annualmente, quanti cittadini stranieri non comunitari possono entrare in Italia per motivi di lavoro”.

“Occorre passare dall’attuale immigrazione ‘fai da te’ all’antica e virtuosa prassi del Decreto Flussi” scrivono nella missiva. Il riferimento è una “ricetta già in uso negli anni passati soprattutto per selezionare lavoratori immigrati da impiegare nei settori non più ambiti dagli italiani”. Un sistema che, secondo i sottoscriventi, dovrebbe essere di per sé garanzia di trattamenti umani per chi arriva oltre che contribuire ad un migliore controllo del territorio, “meno sbandati per le strade” si legge nella lettera.

Il testo completo della lettera inviata dai sei sindaci