(foto di Alessandro Castaldi)

La Spal ha ottenuto la promozione in serie A con una squadra composta interamente da giocatori italiani. Ma nella massima serie non è detto che si possa seguire la stessa filosofia.

Lo ha detto il tecnico biancazzurro Leonardo Semplici intervenendo a “Radio anch’io sport”. L’allenatore ha detto infatti di non sapere se si potrà compiere ancora questo tipo di scelta l’anno prossimo. “Dobbiamo guardare al progetto della società e alle esigenze della Serie A”, ha aggiunto l’allenatore, che è stato confermato per altre due stagioni con la Spal.

Semplici ha rivelato che il segreto della società biancazzurra è stato di aver programmato gli investimenti guardando al budget a disposizione e inserendo in squadra giocatori con motivazioni. A inizio campionato – ha ricordato Semplici – la Spal veniva data già per retrocessa, ma proprio con questi giocatori motivati a Natale la squadra era già in zona play off “poi i ragazzi hanno superato ogni limite”. “Sappiamo le difficoltà delle neopromosse – ha aggiunto – cercheremo di starci con il budget”.

Da sottolineare che la Spal ha stupito tutti proprio per aver ottenuto un primo posto in classifica e la promozione in serie A con un budget da ‘Cenerentola’. E questo dimostra che non sempre spendere grandi cifre in ingaggi porta ad altrettanto grandi risultati. La Spal infatti, in questa particolare classifica del ‘monte ingaggi’ in serie B, risulta essere quint’ultima con 3,3 milioni di euro spesi, a fronte dei quasi 15 milioni spesi dal Verona e dei 7,3 milioni spesi dal Frosinone. Più ‘virtuose’ della Spal solo Ternana e Perugia (3,2 milioni di euro), Pro Vercelli (3,1 milioni di euro) e Cittadella (2,1 milioni di euro) (fonte dati Ottopagine).