Sport
4 Maggio 2017
Dopo mesi di polemiche i giudici amministrativi annullano l'affidamento della struttura alla società Ariosto e condannano il Comune alle spese

Pallamano al Palaboschetto, il Tar dà ragione all’Hanball Estense

di Daniele Oppo | 4 min

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Il Tar dell’Emilia Romagna, seconda sezione, ha dato ragione all’Handball Estense sulla vicenda dell’assegnazione del Palaboschetto a favore dell’Ariosto Pallamano, da cui era nato un conflitto tra le due società e tra l’Handball e il Comune.

La sentenza – emessa il 4 aprile e pubblicata il 2 maggio scorso con le motivazioni – dispone l’annullamento dell’aggiudicazione del contratto di concessione disposta dal Comune a favore della Pallamano Ariosto per la gestione, nei prossimi quattro anni, del “Palaboschetto”.

In particolare, il Tar ha ritenuto di accogliere il primo dei quattro motivi del ricorso promosso da Handball Estense (gli altri tre non sono stati considerati perché assorbiti dall’accoglimento del primo) che riguardava mancata estromissione dalla gara dell’Ariosto Pallamano per aver omesso di allegare alla domanda di partecipazione un documento la cui mancanza costituiva espressamente, ai sensi dello stesso bando di gara e del vigente Codice dei Contratti Pubblici, motivo di esclusione dal bando. La società, infatti,  non aveva presentato l’impegno di un fideiussore a rilasciare la garanzia per l’esecuzione del contratto.

La Commissione di gara nominata dal Comune anziché escludere la concorrente Ariosto Pallamano, aveva ritenuto applicabile il cosiddetto “soccorso istruttorio”, invitandola ad integrare la documentazione mancante, per poi concludere la valutazione, assegnando all’Ariosto 98,51 punti e all’Handball, seconda classificata, 92,50 punti.

Ma, come sancito inequivocabilmente dal Tar, l’iniziativa della commissione è stata decisamente al di fuori dei limiti stabiliti dalla legge, che ammette di sanare soltanto lievi carenze formali. “Il soccorso istruttorio – scrivono i giudici amministrativi – non può essere utilizzato per sopperire a dichiarazioni riguardanti elementi essenziali ai fini della partecipazione, pena la violazione della par condicio fra concorrenti, ma soltanto per chiarire o completare dichiarazioni o documenti già comunque acquisiti agli atti di gara”. Anche perché, rilevano i giudici (ma questo viene confermato anche dal Comune che si è costituito in giudizio a differenza dell’Ariosto Pallamano), “l’impegno presentato all’esito del soccorso istruttorio è stato predisposto dopo la presentazione della domanda, mediante la produzione di un’ulteriore polizza fideiussoria che ha duplicato il deposito cauzionale già costituito”, nonostante sia “precluso al concorrente di dotarsi, anche successivamente alla scadenza del termine all’uopo stabilito, di un elemento di partecipazione in precedenza non posseduto”.

Il Tar ha dunque completamente annullato l’aggiudicazione disposta a favore di Ariosto Pallamano, condannando il Comune di Ferrara a dare immediata applicazione a quanto disposto con la propria sentenza, al pagamento di tutte le spese di lite ed inoltre alla refusione del contributo unificato versato da Handball Estense per poter promuovere il proprio ricorso (in tutto circa 3mila euro).

“Ora attendiamo che il Comune di Ferrara ottemperi a quanto disposto dalla sentenza del Tar Emilia Romagna”, afferma il consiglio direttivo di Handball Estense, “pronti alla gestione dell’impianto per gli scopi per cui è stato realizzato e che rappresentano la mission della nostra associazione sportiva: la pratica e la promozione del gioco della pallamano, sia a livello agonistico, sia a livello promozionale-scolastico, senza alcuna differenza di genere e nel rispetto di tutte le abilità”.

Estense.com ha contattato l’assessore allo Sport Simone Merli il quale però si è detto non ancora a conoscenza della sentenza.

Dal novembre scorso il Palaboschetto – la palestra della scuola Bombonati – era finito al centro di una polemica tra le due società: dopo il mancato accordo sull’utilizzo congiunto negli orari extra-scolastici, il Comune aveva deciso di affidare la struttura tramite un bando, vinto – come detto – dall’Ariosto. Le polemiche infuriarono presto per la possibilità di utilizzare la palestra, con l’Handball che si riteneva estromessa dall’Ariosto e con reciproche accuse. La questione si fece anche politica, creando qualche malumore anche all’interno della maggioranza nell’amministrazione comunale e vedendo l’intervento a favore dell’Handball della consigliera comunale Paola Peruffo (Fi).

A dicembre l’Hanball Estense aveva presentato un ricorso al Tar e il Comune aveva cercato di sanare almeno temporaneamente la situazione: in attesa della decisione dei giudici amministrativi, la giunta aveva infatti prolungato la concessione d’uso della palestra fino al 30 giugno 2017, consentendo sia all’Ariosto Pallamano che alla Handball Estense di terminare i campionati, senza alcun sconvolgimento in termini di allenamenti delle prime squadre e delle compagini giovanili.

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