Politica
25 Aprile 2017
Il coordinatore della mozione Renzi dopo due giorni nega di aver parlato di “interlocutore poco serio e affidabile”

Caso Pd e Anpi-Cgil. Corradi ritratta

di Redazione | 2 min

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Tommaso Corradi

Dopo il clamore per le dichiarazioni sull’Anpi e sulla Cgil, Tommaso Corradi cerca di chiarire il proprio pensiero sull’associazione partigiani e, nonostante il pubblico di circa 60 persone che affollava palazzo della Racchetta, nega a distanza di due giorni di aver mai bollato la Cgil come “interlocutore poco serio e affidabile”.

“L’Anpi – spiega il consigliere comunale di Bondeno – non è un’associazione antisemita, io sono iscritto e ho sempre partecipato alle attività dell’associazione come tanti miei compagni di partito. Ritengo però grave quello che è successo a Roma, l’Anpi nasce per unire il fronte delle persone che si riconoscono ed hanno partecipato alla resistenza non certo per dividerlo”.

“Anche perché – aggiunge -, è chiaro che, se i rappresentati della comunità ebraica non partecipano alle sfilate il motivo non può essere altro che non sentirsi a proprio agio a causa della presenza di associazioni filo-palestinesi che hanno avuto espressioni antisemite, altrimenti davvero non si spiegherebbe la non partecipazione”.

Per il 25 Aprile Corradi avrebbe preferito, “dappertutto, lo stesso modus operandi di Anpi Torino e Milano perché il 25 Aprile deve essere una giornata di festa e non un momento di divisione”.

Poi un paragone col Palaspecchi: “da iscritto Anpi mi sarebbe piaciuto sentire questa prontezza e questa forza di risposta anche per altre situazioni, come quella di costante attacco ai valori dell’accoglienza presente sul territorio provinciale, ad esempio nel comune in cui vivo: Bondeno; o quando un privato cittadino ha effettuato una spedizione al Palazzo degli Specchi gettando dalla finestra gli oggetti personali delle persone che vivevano all’interno. In quelle occasioni c’è stato solo silenzio da parte di chi oggi si scalda tanto”.

Per quanto riguarda la polemica innescata con la Cgil, Corradi sostiene di non aver “mai parlato di poca serietà ed affidabilità, né erano ricompresi nel discorso sul 25 Aprile. A domanda sui rapporti tra Cgil e Pd ho semplicemente constatato come sia difficile interloquire con un sindacato che ha osteggiato in maniera pressoché sistematica ogni provvedimento del governo Renzi”.

“Un sindacato che – conclude -, insieme ad altre associazioni dell’area della sinistra, ha lottato come non aveva mai fatto negli ultimi dieci anni per contrastare una riforma costituzionale fondamentale per il nostro Paese. Mi sembra, anche in questo caso, di aver semplicemente fotografato la realtà, senza nemmeno dare colpe delle distanze che però ci sono e sono evidenti. Ciò non toglie che la ricerca del confronto sia comunque un punto dal quale si debba sempre partire in politica, confronto e dibattito che, però, non possiamo illuderci arrivino sempre ad un punto condiviso”.

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