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23 Aprile 2017
La A2 rimarrà a Ferrara? Bulgarelli: "nei prossimi giorni comunicheremo le nostre decisioni"

La Bondi si salva all’ultima partita

di Redazione | 8 min

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Due punti si dovevano fare e due punti si sono fatti. Ferrara è salva, senza dover passare per il tunnel dei play out. La truppa di Furlani coglie infatti un’importante vittoria sul campo dell’ormai retrocessa Recanati. Non era scontato però andare a vincere stasera perché la formazione marchigiana salutava in questo match la categoria e in campo casalingo il dubbio era che Recanati potesse dare del filo da torcere agli estensi.

Fortunatamente nel semi deserto Pala Rossini (più i tifosi ferraresi che quelli locali – che a fine gara dedicano in pieno fair play un “Tornerete in serie A” a Recanati) la Bondi dopo un inizio altalenante mette in ghiaccio la gara più importante della stagione. La si era rincorsa per quattro partite questa vittoria, e per una stagione intera in realtà, quando si era capito che purtroppo non si sarebbe andati ai play off, obbiettivo sperato ma non dichiarato di inizio anno, e quando si è compreso che era forse il caso di mettere in salvo al più presto la categoria.

Un travaglio lungo una stagione, quello della Bondi di quest’anno. Che fosse un campionato più duro e imprevedibile lo si sapeva già dalla “stilatura” dei gironi, un campionato equilibrato e denso di colpi di scena, frutto di un basket che cambia. C’è però da dire che, Basket 2.0 a parte, la Bondi di quest’anno si era presentata ai nastri di partenza per poter competere anche con le Big, con un quintetto di assoluto livello e spessore, ma si sa che spesso i migliori strumenti faticano a suonare in orchestra.

È così che dopo un inizio luci ed ombre la Bondi ha sorpreso con 4 vittorie consecutive, una in volata e due all’overtime contro  due regine del campionato (Mantova e Virtus), poi qualcosa si è scardinato, la nave ha cominciato a perdere acqua… una serie di sconfitte consecutive, alcune “telefonate” (Treviso al Pala Verde e poi Fortitudo, Ravenna – seppur in casa).

Ciò che ha fatto preoccupare da qui in avanti però non sono state le sconfitte, bensì il totale lassismo da parte della formazione di Trullo: zero approccio e mordente, tanto da conquistarsi una vittoria solo alla prima di ritorno proprio con Recanati e con l’allora fanalino di coda Forlì (in pieno stravolgimento di squadra e staff) e lasciando per strada punti facili contro formazioni in quel momento “alla portata” come Udine, Jesi e Piacenza.

La Bondi non è mai stata lontana però dalle noie, perché mentre la squadra vacillava e sul campo le prestazioni non erano eccellenti si combatteva anche con i malumori extra basket: il forfait di Bowers contro Trieste per la nascita della figlia, le squalifiche per proteste di Moreno, i tecnici spolverati a destra e a manca a uno o all’altro giocatore con conseguenti pesanti assenze che hanno gravato e non poco su alcuni finali punto a punto. Situazioni che certo non contribuiscono a rasserenare un ambiente con i nervi già a fior di pelle… e certo è che questa squadra, non solo per diceria, non è mai stata una formazione semplice da gestire a livello emotivo.

La terra di Trullo è stata poi fatale al coach abruzzese perché dopo il pesantissimo ko a Roseto la società ha preso provvedimenti esonerando Tony Trullo e trovandosi a dover reclutare un ad e un coach.

Detto fatto: il ritorno del “figliol Furlani” e del “figliol Pasi” e via con qualche riassetto in squadra, con ennesimo grande sforzo da parte di una società che nel corso della stagione ha provato in tutti i modi a salvare la baracca. La cura Furlani è stata come balsamo su una ferita aperta, il “nuovo” coach ha trovato il pass par tout per far girare Cortese e compagni e con le partenze di Soloperto e Ibarra sono arrivati Molinaro e Crotta. A onor del vero “utilizzati” anche pochino, quantomeno il secondo, ma la ciurma estense è divenuta in breve tempo consapevole dei propri mezzi, sciorinando prestazioni da incorniciare che sono valse punti e soddisfazioni importanti (vittoria in casa delle due bolognesi, Treviso strapazzata in casa tanto per citarne qualcuna), salvo poi arenarsi nuovamente nelle secche, vuoi qualche sfortuna con i malesseri muscolari e problemi atletici – che in una stagione ci possono anche stare – vuoi qualche accanimento arbitrale eccessivo che ha risvegliato vecchi fantasmi portanti ad altre sconfitte sul filo. E con tante emozioni tra le mani, basta davvero poco poco perché l’equilibrio venga meno. Poi l’abbandono di Roderick e l’arrivo di un nuovo giocatore.

La gara di stasera al Pala Rosselli lascia poco spazio alla cronaca in realtà, si aveva da vincere e lo si è fatto, in una prestazione a tratti opaca, fino a quando Ferrara non è riuscita a staccarsi Recanati e quindi la pressione di dosso. La truppa di Furlani è stata altalenante fino al 18’, quando ha anche dovuto fare i conti con il 4° fallo di Cortese, ma di qui gli estensi si sono compattati in difesa e hanno dilagato in attacco. Sostanzialmente anche Recanati ha smesso di giocare, dopo un avvio punto a punto, con botta e risposta tra estensi e marchigiani. Avvio equilibrato nel primo periodo, break di Recanati di 7/0, contro break di Ferrara di 0/8, si fatica un po’, si è un po’ farraginosi al tiro, ma quando Ferrara si ricorda come prendere in mano il coltello affonda davvero la lama nel burro.

+9 a fine primo periodo (15-24), c’è spazio per tutti, dentro Crotta e più minuti anche per Molinaro, che nel primo quarto è entrato spavaldo e arrembante a suonare la carica. Recanati non segna più, la Bondi trova coraggio, Moreno e Pellegrino allungano fino al +17 (24-41 di fine quarto e così si va all’intervallo lungo).

Da qui la Bondi sostanzialmente amministra il vantaggio, Moreno si becca un tecnico, giusto per non smentirsi, poi la Bondi dilaga del tutto con un Bowers strabordante e un ottimo Molinaro, Vilhjalmsson mette anche lui il suo mattoncino e quando a fine quarto è 40-64 tutto il resto è sostanzialmente garbage time. La Bondi comunque non si ferma, Recanati onora la maglia, finisce 74-93, con cori dei tanti tifosi giunti da Ferrara a sostenere la squadra e un enorme, grossissimo sospiro di sollievo: si salvi chi può. Oggi la Bondi ci è riuscita.

I COMMENTI

“Un bel sospiro di sollievo – conferma coach Furlani -, visti i risultati di Chieti avremmo potuto salvarci comunque, ma è giusto esserci riusciti sul campo, per onorare il valore di questo gruppo, che ha dimostrato di essere squadra nonostante ne siano capitate davvero tante nel corso della stagione. Un gruppo che si è a volte incartato, ma per situazioni non certo di carattere tecnico né di carattere morale – precisa Furlani –, alcune squalifiche hanno pesato, in più è scappato un americano, di fatto, però questo gruppo ha vinto 6 partite su 12 e il 50 % di vittorie è un ottimo risultato, è il risultato di una squadra che solitamente rincorre i play off, questo significa che la squadra ha talento e l’aspetto più bello di questa vittoria è proprio l’essere riusciti a rendere il giusto onore a un gruppo che era arrivato stanco e anche un po’ sfiduciato.

E’ stato un confronto impari questa sera, – prosegue Furlani – per le diverse motivazioni che avevano le due squadre: era importante vincere e l’abbiamo fatto, per onorare appunto il gruppo e la società, che ha fatto sforzi non indifferenti per mantenere la categoria. Aggiungo anche che il riconoscimento va anche al pubblico: all’ultima giornata avere un pubblico che sostiene la squadra dal primo all’ultimo minuto nell’ultima gara fuori casa contro una squadra già retrocessa è una grande dimostrazione da parte dei tifosi”.

I rumors dicono che si debba ripartire da qui e da Adriano Furlani, il coach chiosa così: “non lo so, io so che la componente emotiva che mi ha portato a tornare era forte. Sono stato mandato via due stagioni fa e ci sono rimasto molto male, volevo ritornare per riprovare le emozioni di qualcosa che avevo contribuito io stesso a creare. Sono tornato per amor di patria in un certo senso. Ora l’importante era salvarsi, l’abbiamo fatto. Il futuro lo vedremo, sicuramente passa dalle mani del presidente”.

Il presidente Bulgarelli, che aveva vissuto le ore precedenti la gara con estrema ansia, si presenta nel dopo gara con il sollievo a dipingergli il sorriso in volto: “visto l’equilibrio mentale di questa squadra era fondamentale vincere questa sera. È stato bravo il coach a tenere la testa dei ragazzi sul match, i giocatori sono stati bravi e visto il nostro passato altalenante, temevamo molto questo confronto. Ci siamo tolti un peso che avevamo sulle spalle da tanto tempo, non era scontato, perché abbiamo completamente stravolto una formazione che avevamo pensato ad inizio anno e con cui avevamo cominciato la stagione.

Rimane una stagione con tanti alti e bassi, tante gioie, immense soddisfazioni, ma anche tante preoccupazioni. Ricordiamo e vittorie importanti con le bolognesi, con Mantova, Treviso, quei risultati altisonanti che capitano raramente nel corso di una stagione, godiamoci quei bei ricordi e il fatto di essere salvi. Sono contento per i nostri tifosi che ci hanno dato un grande supporto”.

La A2 rimarrà a Ferrara? “Ho avuto svariati incontri importanti nelle scorse settimane, stiamo facendo delle valutazioni – chiosa Bulgarelli –; mancavano alcuni tasselli per una valutazione completa, di cui ora siamo in possesso dopo stasera. Ci pronunceremo nei prossimi giorni, a brevissimo comunicheremo le nostre decisioni”.

I TABELLINI

Basket Recanati – Bondi Ferrara 74-93

(15-24, 9-17, 16-23, 34-29)

Basket Recanati: Travis Bader 16 (2/9, 3/5), Erik Rush 15 (4/8, 1/3), Stefano Spizzichini 10 (5/7, 0/0), Leonardo Marini 8 (4/5, 0/1), Gennaro Sorrentino 8 (1/1, 2/4), Giacomo Maspero 5 (2/2, 0/2), Attilio Pierini 4 (0/1, 1/5), Paulo heitor Boracina 4 (1/6, 0/4), Francesco Infante 2 (1/2, 0/0), Gianmarco Armento 2 (1/2, 0/0), Riccardo Bolpin 0 (0/2, 0/0), Davide Raponi 0 (0/2, 0/0)

Tiri liberi: 11 / 13 – Rimbalzi: 26 7 + 19 (Erik Rush 7) – Assist: 19 (Erik Rush 6)

Bondi Ferrara: Laurence Bowers 29 (9/16, 2/5), Yankiel Moreno 12 (5/6, 0/1), Francesco Pellegrino 12 (4/9, 0/0), Lorenzo Molinaro 12 (3/5, 2/4), Riccardo Cortese 11 (4/5, 1/4), Hordur Vilhjalmsson 8 (4/8, 0/3), Stefano Crotta 5 (2/2, 0/0), Nicola Mastrangelo 4 (1/1, 0/0), Martino Mastellari 0 (0/0, 0/2), Francesco Ardizzoni 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 14 / 19 – Rimbalzi: 37 8 + 29 (Laurence Bowers 12) – Assist: 26 (Yankiel Moreno 9)

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