Davide Vagnati
di Andrea Mainardi
Lo scorso anno fu di buon auspicio e permise di aprire importanti vie di mercato, così anche in questa stagione Davide Vagnati ha trascorso qualche giorno in sudamerica facendo un importante lavoro di ‘scouting’.
Purtroppo il suo ritorno ha coinciso con la sconfitta contro il Frosinone, che comunque non toglie nulla a quanto fatto finora dai ragazzi di mister Semplici. “In Brasile è stata un’esperienza importante – afferma il dg spallino – mi ha permesso di conoscere diverse strutture e giocatori, nel mio lavoro bisogna esser sempre pronti ed aggiornati per cercare di rispondere di volta in volta alle varie esigenze. Lo scorso anno feci un’esperienza simile dove conobbi l’attuale ds dell’Udinese Bonato, da lì nacque poi la trattativa che ha portato Pontisso e Meret alla Spal. Sono stato prevalentemente nella zona di San Paolo, prendere giocatori là non è mai facile dato che giocano comunque in grandi club”.
Domenica contro il Frosinone non è arrivato il risultato sperato: “Direi che gli episodi hanno determinato la gara, si sono affrontante a viso aperto le prime della classe e possiamo ritenerci orgogliosi della nostra prestazione. Ovviamente i ragazzi ci tenevano ed erano giù di morale dopo la partita, per questo ci ho tenuto ad aspettarli negli spogliatoi per rincuorarli. Adesso pensiamo ad Avellino dove ci aspetta un ambiente tradizionalmente caldo, saremo senza Pontisso che ne avrà per altri dieci giorni almeno dato che l’approccio conservativo che abbiamo scelto per il suo problema al ginocchio non ha dato i risultati sperati. Bonifazi è fermo da circa una settimana per una lesione di primo grado al polpaccio, anche lui tra sette giorni circa andrà rivalutato”.
Gia a partire dalla prossima gara di venerdì, si entrerà in un mese di aprile decisivo per le sorti del campionato: “Dobbiamo provarci fino alla fine, ci saranno ben ventuno punti in palio che saranno devastanti nel bene e nel male dal punto di vista psichico e fisiologico. Al termine del mese avremo risposte quasi certe sul nostro futuro, ogni partita vale doppio adesso e dietro di noi vedo molto bene il Perugia seguito da Spezia e Bari. Più che il calendario vadano tenuti d’occhio i nostri dieci punti sulla quarta classificata, se facessimo un ipotetico ‘filotto’ nelle prossime dieci gare saremmo promossi in ogni caso”.
Anche dopo la sconfitta di domenica, l’ambiente Spal è compatto e proteso a raggiungere un grande sogno: “Va ringraziata la famiglia Colombarini che, assieme al presidente Mattioli, sta facendo trasparire serietà e questo alle persone piace molto. Il bel mix che si è creato con la città sta portano un cambio di mentalità molto importante”.
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