Portomaggiore
25 Marzo 2017
Parte il progetto di piantumazione di 50 piante micorizzate donate da Arci Tartufo Ferrara

Il tartufo prende casa a Portomaggiore

di Redazione | 3 min

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L’assessore Alessandro Vacchi

Portomaggiore. L’Amministrazione comunale di Portomaggiore ha accolto con grande soddisfazione la proposta presentata da Arci Tartufo Ferrara di messa a dimora in alcune aree verdi del Comune di 50 piante (tiglio, roverella, carpino, leccio) micorizzate a tartufo Bianchetto e Scorzone donate dalla stessa associazione.

I membri dell’associazione si faranno carico della piantumazione che avverrà nei prossimi giorni e della manutenzione delle piante fino al loro completo radicamento, sollevando il Comune di Portomaggiore da qualsiasi adempimento.

“Abbiamo scelto di non rivelare le aree che abbiamo individuato – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura Alessandro Vacchi – per evitare che le piante siano oggetto di depredamento. Gli obiettivi del progetto sono: ampliare le zone di raccolta di tartufo nel territorio ferrarese ed incentivare il comparto enogastronomico legato a questo prodotto aumentandone la conoscenza da parte dei ristoratori e dei consumatori. L’Associazione organizza infatti eventi divulgativi e serate di degustazione, nei territori interessati dal progetto, in cui verranno servite pietanze al tartufo bianchetto locale. In questo senso abbiamo già concordato con l’associazione la loro partecipazione con uno stand dedicato alla festa dell’Agricoltura del 13 e 14 maggio. La nostra ambizione sarebbe quella di arrivare a organizzare anche una sagra quando la produzione del tartufo sarà a regime per valorizzare al massimo la conoscenza, la promozione e l’apprezzamento di questo pregiato prodotto nel nostro territorio. Abbiamo pensato anche alla possibilità di organizzare eventi di degustazione nel giardino del Verginese. Infine questo progetto potrebbe rappresentare l’occasione per aumentare e sviluppare filiere corte e locali legate al tartufo bianchetto e scorzone”.

“L’obiettivo principale – ha dichiarato Kristian Staffieri di Arci Tartufo Ferrara – era quello di incentivare la messa a dimora di piante micorizzate. Infatti, il nostro territorio – seppur non conosciuto per questo – è un territorio vocato alla produzione di tartufo. Dunque, sorge spontanea la domanda: perché non sfruttare tale opportunità? A fronte di tale quesito, l’associazione “Arci Tartufo Ferrara”, autofinanziandosi per fronteggiare l’acquisto di piante micorizzate al tartufo, è stata in grado, con l’aiuto del comune di Portomaggiore, di far partire questo stupendo progetto, molto importante e altresì entusiasmante. I funzionari del comune di Portomaggiore, il geometra Massimo Dallafina, l’assessore all’Agricoltura Alessandro Vacchi e il sindaco Nicola Minarelli, sono stati, fin dall’inizio, una presenza incisiva che ha permesso di portare avanti il progetto lanciato dall’associazione sopracitata. In tempi relativamente brevi, con l’impegno di tutti i partecipanti al progetto, siamo stati in grado di portarlo a conclusione. Resta da terminare la sola piantumazione che permette di offrire alle piante offerte da “Arci Tartufo Ferrara” una porzione di terreno in cui radicare. Le piante saranno messe a dimora nel territorio comunale del comune di Portomaggiore, nell’attesa che un domani, potranno aiutare a valorizzare a pieno e arricchire la gamma di prodotti che il delta del Po’ e le zone limitrofe sono in grado di offrirci”.

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