Attualità
25 Febbraio 2017
Il progetto per bambini, famiglie e insegnanti presso la scuola primaria “Bombonati” di Ferrara

Un punto di ascolto per la scuola primaria

di Redazione | 3 min

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“Ci vuole un intero villaggio per far crescere un bambino” Con questo proverbio africano Paolo Orsatti ha riassunto  lo spirito che ha animato Proart di fronte al progetto ‘Mondo Piccolo’, che prevede l’apertura di un punto di ascolto per bambini, famiglie e insegnanti presso la scuola primaria “Bombonati” di Ferrara, progetto che è stato presentato alla stampa alla scuola media Dante Alighieri nella mattinata di venerdì 24 febbraio.

“15 anni fa nacque Promeco,  un consorzio tra Asl e Comune per creare le condizioni di perfetta integrazione tra il curriculum scolastico e il quotidiano, il vissuto di ogni bambino, quindi uno sportello di ascolto, ma legato ad adolescenza e preadolescenza, quindi tra gli undici e i sedici anni- racconta Massimiliano Urbinati, preside dell’istituto comprensivo ‘Dante Alighieri’-. Oggi abbiamo un’evoluzione evidente che sta determinando un’accelerazione incredibile dei ritmi temporali e questo fa in modo che le difficoltà che noi potevamo attribuire ad una fascia d’età ora si spostano verso il basso. La novità è proprio aprire uno sportello per la scuola primaria. Ripensiamo al nostro passato: ognuno ha avuto le sue criticità e il progetto di Promeco determina una personalizzazione anche negli stili di apprendimento. Questa azione si qualifica come sperimentale rispetto a quello che tra cinque anni dovrà essere la norma, l’ordinario. Ci sentiamo come Cristoforo Colombo, solo che noi sappiamo dove stiamo andando, cerchiamo l’integrazione totale anche alla scuola primaria”.

Il punto di ascolto, che aprirà a metà marzo, sarà gestito dall’educatore Giovanni Meloncelli e sarà a disposizione dei bambini e delle famiglie che ne faranno richiesta, ma anche degli insegnanti. Lo scopo è quello di cercare di intervenire tempestivamente sulle difficoltà che i bambini possono incontrare già alla scuola elementare sia nel rapporto con i coetanei sia con la famiglia.

“L’obiettivo è quello che ‘nessuno stia male’: si interviene nelle situazioni di bisogno, che possono essere molte, anche  problemi non immediatamente recepibili, come un trasloco, che è la seconda causa di sofferenza per i bambini piccoli- spiega Meloncelli-. Il punto d’ascolto accoglie il bambino e cerca di spiegare cosa sta avvenendo intorno, per capire dove stiamo arrivando e dove vogliamo andare”.

Altra iniziativa di ‘Mondo Piccolo’, ideata da Mauro Simeon  è la seconda edizione del concorso ‘Il mondo che vorrei’, finalizzato ad incentivare le inclinazioni di bambini e ragazzi. Sono state date varie tracce da sviluppare tramite la scrittura, la fotografia o un elaborato video con un’unica regola: farlo insieme ad un genitore.

“Conosco bene il mondo della scuola e dello sport,  quindi anche le problematiche dei ragazzi- ha affermato Simeon-. La novità di questo progetto è la sinergia pubblico- privato. Di questo genere di iniziative, come il punto di ascolto dovrebbe occuparsi lo stato, ma non si fa perché mancano i fondi. Quindi ho chiesto la collaborazione degli imprenditori, che hanno capito che la società non sta andando bene e si impegnano per migliorare la qualità della vita, soprattutto ai giovani”.

Importante è il punto di vista delle famiglie, rappresentate da Cristina Pellicioni, presidente del consiglio d’Istituto: “Noi genitori siamo chiamati a fare il meglio possibile per i nostri bambini e questa iniziativa può aiutare a creare le condizioni migliori perché la personalità del bambino si possa sviluppare. Nella scuola, che è il luogo in cui i bambini trascorrono gran parte del tempo,  si possono evidenziare le difficoltà vissute all’esterno. Il punto di ascolto diventa quindi un riferimento molto importante nell’ambito di collaborazione che deve sempre esserci tra scuola e famiglia, ma anche dal punto di vista educativo, per noi genitori che facciamo il lavoro più difficile del mondo, quello che nessuno insegna e ci possono essere delle difficoltà”.

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