Attualità
22 Febbraio 2017
Dopo 5 anni in arrivo modifiche per il Regolamento di Polizia Urbana

Multa di 400 euro per i clienti delle prostitute

di Redazione | 3 min

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di Silvia Franzoni

Il Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Ferrara, il testo che disciplina i comportamenti della comunità cittadina – ma anche di chi in città è solo di passaggio – al fine di salvaguardare la convivenza civile, si rinnova. L’ultima modifica risale al febbraio 2012, la prima dalla redazione del testo nel 1984.

“Dopo cinque anni torniamo a modificarlo, segno che la città esplicita nuove esigenze sempre più velocemente”, spiega la comandante della Polizia Municipale Terre Estensi Laura Trentini. Il testo – 6 titoli e 55 articoli, frutto “di un percorso di condivisione intersettoriale durato un paio di mesi, con tutte le associazioni di categoria e di volontariato” spiega il sindaco Tiziano Tagliani – sarà discusso nelle commissioni consigliari e poi messo ai voti del consiglio nella seduta di marzo.

“Si è trattato soprattutto di stabilizzare le ordinanze contingibili urgenti, che sono uno strumento debole” spiega il sindaco. E che sono state anche causa di qualche problema, come alcuni ricorsi – “tutti persi”, precisa l’assessore ai lavori Pubblici Aldo Modonesi – avanzati nei confronti delle ordinanze emanate dal Comune riguardo alla chiusura di pubblici esercizi. “Maggiore robustezza ma anche maggiore chiarezza delle norme”, chiosa Tagliani. Così, ad esempio, ottengono stabilizzazione le disposizioni sui fuochi pirotecnici e petardi (art.6 del testo), che venivano emanate ciclicamente in occasione del Capodanno, o l’ordinanza per la lotta alle malattie trasmesse da zanzare (art.16); si ampliano e si completano le disposizioni per la manutenzione la messa in sicurezza e la pulizia degli immobili privati, per tutelare il decoro urbano (art.26); si prevede la possibilità di allontanamento di persone moleste dalle Biblioteche civiche (art.37).

Il nuovo Regolamento fornisce anche una linea di orientamento per l’aggiornamento delle sanzioni. Queste sono infatti oggetto di discussione della giunta, ma si chiariscono già “alcuni ritocchi al rialzo, dalle poche decine di euro a variazioni più elevate nel caso di violazioni importanti – spiega Trentini – e l’introduzione della possibilità di rateizzazione (art.53) delle sanzioni, da 3 a 30 rate mensili”.

Si vogliono multare, per esempio, quanti su strade e negli spazi aperti siano colti ad accordarsi per ricevere prestazioni sessuali a pagamento: una sanzione da circa 400 euro. “Tra le modifiche – spiega l’assessore alla Sanità Chiara Sapigni – va sottolineato lo sforzo a contrastare il fenomeno della prostituzione introducendo multe per i clienti”. La disposizione (art.41) è sostitutiva di ordinanze precedenti, limitate spazialmente e temporalmente – erano state applicate per alcuni mesi nell’area della Stazione, ma nessuna multa era stata strappata, ndr – che vengono così estese a tutto il territorio comunale nella speranza “che fungano da deterrente”.

Le modifiche al testo interessano anche i rapporti tra esercenti e residenti alla ricerca “di un equilibrio, non tanto vietando ma regolamentando specifici aspetti”, chiarisce l’assessore al Commercio Roberto Serra. Sanzioni per salvaguardare il decoro urbano, divieto di vendita per l’asporto, limiti dimensionali e temporali per gli spettacoli di strada e premialità con deroghe a fronte di codici di autoregolamentazione degli esercizi – “come dotarsi di un servizio di security per il deflusso degli avventori” – sono solo alcuni dei temi trattati nel Titolo V del testo.

“Il Regolamento è coerente con il nuovo decreto ministeriale sulla Sicurezza Urbana (decreto legge 14/2017), alcune cose sono già prassi altre, come la Daspo, sono strumenti nuovi”, evidenzia in ultimo Modonesi. Il decreto ministeriale è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ieri, 20 febbraio, ma il lavoro di redazione del Regolamento ferrarese era iniziato a ottobre 2016: “in attesa del decreto, ci siamo dotati di tutti gli strumenti per contrastare situazioni a danno del decoro urbano e della quiete pubblica”, conclude Tagliani.

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