Cento. Aveva messo in vendita una cucciola di dobermann “in perfette condizioni di salute” con un annuncio su Subito.it ma dopo la compravendita è stato denunciato per truffa, frode nell’esercizio del commercio e maltrattamento di animali.
È finito così di nuovo nei guai Claudio Colletti – già condannato nel 2011 dal tribunale di Ferrara per aver venduto animali malati -, ma questa volta il giudice ha dato in gran parte ragione alla sua difesa, condannandolo solo per la frode nel commercio (mille euro di multa) e assolvendolo pienamente sia per la truffa che per il maltrattamento (mentre la procura aveva chiesto la condanna a 10 mesi e più di mille euro di multa per tutti e tre i reati in continuazione).
I fatti. Colletti aveva pubblicato un annuncio su Subito.it in cui metteva in vendita la cucciola di dobermann al prezzo di 400 euro. Conclusa la compravendita con la signora – con il versamento di un anticipo di 50 euro – sono iniziati i problemi. L’acquirente ha lamentato la magrezza del cane e il fatto che fosse affetto da tosse secca e problemi gastrointestinali. Inoltre sarebbe stato sprovvisto del libretto sanitario attestante le vaccinazioni effettuate.
Nel corso del dibattimento – e su questo ha puntato la difesa sostenuta dall’avvocato Gianni Mantovani – è però emerso che il libretto in realtà c’era, ed è stato effettivamente spedito dall’azienda che aveva allevato il cane. Inoltre la magrezza, la tosse e i problemi gastrointestinali non erano tali da far considerare l’animale maltrattato (per l’intestino la cura somministrata su consiglio specialistico fu solo a base di fermenti lattici) e, soprattutto, erano tutti problemi riscontrati da una visita veterinaria eseguita due mesi dopo la compravendita. Se questi fatti hanno probabilmente portato all’assoluzione per i maltrattamenti, il fatto che lo stesso Colletti si fosse reso disponibile a restituire i soldi e riprendersi il cane è andato a dimostrazione dell’assenza di una sua volontà di truffare l’acquirente.
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