Il Movimento 5 Stelle della Provincia di Ferrara si sta muovendo, in questi giorni, per poter inserire il caso Carife e la tutela dei suoi azionisti e risparmiatori all’interno dell’azione di ricorso presso la Corte di Giustizia Europea promossa dal M5S Veneto, a nome dei risparmiatori di Veneto Banca e Popolare di Vicenza.
“Un’azione legale di grande portata per cittadini e imprese, con l’obiettivo di un risarcimento totale dei risparmi bruciati in una sola notte dallo scellerato decreto Salvabanche del 22 novembre 2015” dichiarano i gruppi consiliari pentastellati di Ferrara, Argenta, Codigoro, Copparo, Fiscaglia e Lagosanto.
La situazione delineata dal M5S ferrarese è chiara: “Dopo un anno di iniziative su più fronti, da parte di diversi organismi di tutela dei risparmi e di mobilitazioni di cittadini organizzati in comitati, che hanno sinora portato solo a promesse di rimborsi parziali, definiti elemosine dal Codacons; dopo l’ennesimo salvataggio di Mps con un’iniezione di 20 miliardi di euro da parte dello Stato, che sancisce una palese disparità di trattamento ed inoltre stride enormemente con le priorità del Paese in un momento così tragico per migliaia di cittadini del centro Italia; nonostante un ministro ferrarese nel board che ha decretato la distruzione di Carife; e infine, dopo le decisioni relative agli esuberi in Nuova Carife, che hanno impegnato sindacati e comitati in queste settimane e che apriranno una nuova ferita nel tessuto economico e lavorativo del nostro territorio, già pesantemente provato dalla disoccupazione; riteniamo che l’iniziativa del M5S del Veneto sia una strada obbligata da percorrere insieme”.
L’obiettivo è “fare fronte comune – chiosano i gruppi pentastellati – per arrivare al risarcimento totale del danno per i cittadini truffati, attraverso un’azione legale collettiva contro lo Stato, ritenuto direttamente responsabile per le violazioni commesse dai funzionari degli enti preposti al controllo del risparmio, Consob e Bankitalia.
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