Spettacoli
19 Gennaio 2017
Elisa Giusti raccoglie l'eredità di 'Bobo' "a cui devo tutto quello che so". Si sogna una programmazione invernale

Ferrara Sotto le Stelle riparte dai giovani

di Elisa Fornasini | 3 min

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Ferrara Sotto le Stelle, rimasta orfana del papà Roberto Roversi, riparte dai giovani. Sono tutti ragazzi, infatti, i membri del nuovo consiglio direttivo che si occuperà di animare l’estate ferrarese con il noto festival musicale all’ombra del Castello e l’altrettanto fortunata arena cinematografica al parco Pareschi.

L’associazione avrà per la prima volta, dopo oltre vent’anni dalla sua creazione, una presidente donna. La ‘matrigna’ che prenderà il posto di “Bobo”, “a cui devo tutto quello che so”, è la trentenne Elisa Giusti che da anni studia il festival per diventarne ‘capo’ e direttrice artistica.

“Ho iniziato nel 2011 grazie al tirocinio universitario, che mi ha permesso di laurearmi con 110 e lode con una tesi proprio su Ferrara Sotto le Stelle – racconta la giovane neo presidente -. Nel 2016 sono stata nominata assistente di produzione e poco più avanti, quando Paolo (Marcolini, presidente Arci, ndr) mi ha contattata per offrirmi il posto da presidente ne sono stata onorata”.

L’eredità che si porta sulle spalle è pesante, in termini sia qualitativi che quantitativi. “Mi sto approcciando all’incarico con modestia ed entusiasmo, già da settembre stiamo lavorando all’edizione 2017 anche se, per poter annunciare i primi nomi, bisogna aspettare le conferme in arrivo nelle prossime settimane – anticipa Giusti -. Il mio obiettivo è continuare a coinvolgere artisti di fama internazionale con un occhio di riguardo alle stelle nascenti del rock, dell’indie e dell’elettronica, segno distintivo di Ferrara Sotto le Stelle”.

Si parte nel solco della tradizione, quindi, ma non mancheranno sorprese e novità fuori dal tempo e dallo spazio. “Almeno all’inizio batterò la strada già percorsa da Bobo che nei suoi 16 anni di direzione artistica ha elevato il festival a standard qualitativi molto alti – dichiara la neo presidente -. In futuro mi piacerebbe uscire dalla storica location di piazza Castello e anche dal periodo estivo, cercando di mettere in piedi una programmazione più ampia”.

L’idea di un inverno ‘sotto le stelle’ raccoglie il consenso dell’assessore Massimo Maisto che annuncia “ampia disponibilità dell’amministrazione” a “ragionare su altri spazi” (come già si fece tre anni fa con i concerti ‘off’ al chiostro di San Paolo e, in passato, in piazza Municipale) e sulla stagione invernale perché Ferrara “ha già un palinsesto estivo lungo e ricco” ma “c’è carenza di spazi al chiuso per suonare durante l’inverno”.

Insomma, le idee e le energie per rilanciare “un patrimonio della città, riconosciuto a livello nazionale e internazionale come uno dei gioielli della cultura ferrarese” dopo l’era di Bobo “che ringrazio per aver garantito qualità e visibilità” chiosa Maisto, non mancano. In questo processo di rinnovamento entrano in gioco i giovani del consiglio direttivo, tutti professionisti del settore e grandi appassionati di musica.

Il nuovo gruppo, “per modo di dire perché tutti lavorano e collaborano già da anni nell’ambito musicale, cinematografico, aggregativo e di spettacolo” sottolinea il presidente Arci, è composto da Tommaso Lampronti (presidente del circolo Arci Zone K), Enrica Antonioli (presidente del Roots Music Club), Matteo Buriani (‘agitatore culturale’ del cineforum di Zuni), Simone Fresa (direttore artistico del circolo Arci Bolognesi) e Paolo Vettorello (responsabile dell’ufficio di produzione di Ferrara Sotto le Stelle).

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