Attualità
19 Dicembre 2016
Amministrazione e polizia municipale: “Non vogliamo ronde armate o azioni eroiche ma partecipazione e non indifferenza"

Cittadini ‘sentinelle’ per la sicurezza

di Redazione | 3 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Cau, tutti le informazioni per l’assistenza nei giorni festivi

In occasione di due settimane in cui si stanno susseguendo numerosi giorni festivi, le Aziende Sanitarie ricordano gli orari di attivazione del servizio di Continuità Assistenziale per la cura e assistenza alla cittadinanza nei momenti in cui non sono presenti i medici di medicina generale

controllo-di-vicinato-1di Mattia Vallieri

Un percorso sperimentale che chiede ai cittadini di partecipare attivamente e coordinarsi con forze dell’ordine e amministrazione comunale per combattere la microcriminalità nei quartieri e nelle frazioni. È questo in sintesi il ‘controllo di vicinato’, uno degli obiettivi della giunta per garantire la sicurezza urbana puntando molto sulla “non indifferenza degli abitanti”.

“Non vogliamo ronde armate o azioni eroiche ma chiediamo ai cittadini partecipazione e non indifferenza che in alcuni contesti sono fondamentali” introduce l’assessore Simone Merli all’incontro organizzato per spiegare ai cittadini il progetto, affermando subito dopo la necessità di “formare le persone per far conoscere il tema e non lasciare soli polizia, carabinieri e istituzioni”.

Appunto non indifferenza, concetto fondamentale del progetto ripreso anche da Gian Luca Albertazzi (polizia locale Emilia Romagna): “Il ‘controllo di vicinato’ combatte l’indifferenza creando legami – racconta il responsabile regionale -.Dobbiamo ripensare ai comportamenti del passato e riproporli in chiave attuale”. Secondo Albertazzi “non si può pensare neanche raddoppiando il numero di poliziotti di fermare alcune azioni di microcriminalità. Dobbiamo lavorare per garantire la sicurezza su più livelli allargando la potenza di fuoco ed il coordinamento tra gruppi di cittadini, forze dell’ordine e comune crea una forza inimmaginabile”.

controllo-di-vicinato-2A raccontare la situazione ferrarese è la comandante della polizia municipale Laura Trentini: “Ogni anno trattiamo circa 4 o 5 mila segnalazioni di cittadini, numeri che potrebbero diminuire attraverso il ‘controllo di vicinato’ aiutando così il nostro lavoro – dichiara Trentini -. Il territorio è vivo e attento su queste situazioni, verrà avviato un percorso formativo per i cittadini, su cui collaborerà anche la prefettura, per spiegare loro cosa devono o non devono fare perché non vogliamo ronde o Rambo che si sostituiscano al nostro operato”. Una polemica arriva sulla abolizione delle circoscrizioni con le quali “collaboravamo, avevamo un buon rapporto e ci aiutavano. Con il ‘controllo di vicinato’ potremmo avere la possibilità di arrivare alla fonte”.

“Siamo una città fortunata perché tante persone vogliono aiutare attivamente e abbiamo già raggiunto e informato sul progetto 18 centri abitati” spiega la portavoce del sindaco Anna Rosa Fava, che racconta poi i prossimi passi: “L’obiettivo sarà creare 3 o 4 casi studio per applicare il percorso di lavoro e capire se stiamo andando verso la giusta direzione – spiega Fava -. Individuate queste realtà lavoreremo in maniera sinergica sul territorio e con i cittadini”.

Le conclusioni dell’incontro spettando all’assessore Aldo Modonesi che ricorda le azioni dall’amministrazione comunale sulla sicurezza e chiede collaborazione: “Fino a qualche anno fa era impensabile che la polizia municipale utilizzasse cani cinofili nelle proprie operazioni così come lo era l’installazione di 25 telecamere che a fine consiliatura diventeranno una cinquantina. Ora deve cambiare anche il comportamento della cittadinanza e vi chiediamo di diventare referenti della vostra comunità”.

Sul finale arrivano frecciatine alle opposizioni: “C’è chi ha chiesto la militarizzazione della città, noi abbiamo puntato al dialogo andando nelle frazioni, parlando con gli abitanti, presidiando i territori e portando avanti buone prassi che stanno avendo i primi risultati”.

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