Cronaca
1 Dicembre 2016
In aula la deposizione di don Margutti contro l'uomo che lo accusò di pedofilia e che oggi deve rispondere di tentata estorsione e calunnia

Il prete racconta: “Mi ha picchiato e voleva ricattarmi”

di Redazione | 2 min

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indexPiù di un’ora di deposizione, talmente intensa che il giudice ha deciso di rinviare l’udienza a maggio per il prosieguo. In aula è il momento di don Andrea Margutti, parte civile nel processo che vede imputato un uomo di nazionalità serba per tentata estorsione e calunnia nei suoi confronti.

È lo strascico giudiziario – non l’unico, pende anche un procedimento per diffamazione – della vicenda che ha visto il prete (rappresentato in giudizio dall’avvocato Claudio Maruzzi) prima condannato in rito abbreviato e poi assolto in appello per atti sessuali nei confronti di uno dei figli dell’uomo (difeso dall’avvocato Giovanni Montalto). Qui le parti sono invertite.

Don Margutti ha raccontato come conobbe l’uomo serbo e la sua famiglia nell’estate 2010, l’ospitalità che diede loro vedendoli in difficoltà – prima procurando loro un’abitazione, poi ospitandoli al primo piano di una casa che aveva comprato – e poi ha iniziato a raccontare come tutti si frantumò verso nel 2011, in particolare il 10 dicembre, quando il serbo dopo una piccola diatriba lo colpì al capo, facendolo svenire.

“Mi ha picchiato. Quella sera di dicembre ho preso una botta in testa, io ho perdonato anche quella e non li ho denunciati, anche se in quelle due ore me ne hanno fatte passare di tutti i colori, hanno tenuto lì due ore, un anziano benefettore, si sono messi a fare le fotografie ai messaggi del mio telefono”. Le fotografie, depositate in udienza, provengono dal serbo e riguardano in particolare i messaggi che si scambiava co un altro suo ex ospite, assistito in passato e anche in quel momento, e dovrebbero essere fotogrammi di un video girato mentre il don era stordito dal colpo ricevuto. “Forse – ha concluso il prete – era uno dei tanti modi per potermi ricattare”.

Si ritorna in udienza il 31 maggio, quando don Margutti proseguirà il suo racconto rispondendo ancora alle domande del pm e degli avvocati, e quando verranno sentiti i testimoni della parte civile.

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