Hanno dovuto aspettare poco meno di un’ora per poter parlare con Matteo Salvini alcuni azzerati e risparmiatori Carife “bruciati” dal decreto salva banche.
Il segretario federale della Lega Nord era infatti atteso per le 17 nella vineria e stuzzicheria di corso Porta Reno ma – pare – un ritardo dell’aereo che lo ha riportato in Italia da Bruxelles, ha fatto sì che arrivasse in città solo poco prima delle 18. Il tempo concesso non è stato tantissimo, circa 10 minuti, anche perché c’era una Sala Estense che lo aspettava – e che lo accolto applaudendo – da lungo tempo.
All’uscita dall’incontro Salvini non si è dedicato troppo ai taccuini e si è diretto a passo veloce verso il suo pubblico. Sugli azzerati dice che “è la stessa Unione europea che Renzi ha voluto mettere nella Costituzione, tante polemiche e poi la mettono in Costituzione. Ha rovinato 32mila risparmiatori ferraresi, Renzi non è credibile quando l’attacca”.
Nell’attesa i risparmiatori Carife che lo attendevano hanno precisato di essere lì come privati cittadini e non in rappresentanza di alcuna associazione. “Fin dall’inizio abbiamo subito questa angheria – spiega Marco Minotti -. Qui ci sono 28mila azionisti che non hanno più alcun titolo in mano e per Carife non è ben chiaro chi sarà l’acquirente”. “Siamo solo azionisti azzerati, in tutti i sensi – spiega Sergio Finessi -. Ci hanno fatto passare per speculatori ma prendevamo poco più dell’1%”. “È un grosso problema e una grande tragedia per la nostra provincia – dice invece Katia Folegatti -. Ci hanno dato le briciole con i primi rimborsi. Io non avevo tantissimi risparmi, ma erano i mei risparmi”.
Il leader del Carroccio ha però anche parole di fuoco su questa tornata referendaria: “So che il ministro Boschi è a La Vita in diretta per parlare di violenza sulle donne, usano la violenza sulle donne per fare violenza istituzionale”.
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