Attualità
7 Novembre 2016
Dal 2009 si registra un calo di oltre 20% sui vaccinati over 65. Vagnini: "La disinformazione è un capitolo triste"

‘Non farti influenzare’: parte la campagna dei vaccini antinfluenzali

di Redazione | 3 min

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campagna antiinfluenzale-2 di Silvia Franzoni

La vaccinazione è lo strumento più importante di prevenzione primaria. Quella antinfluenzale, poi, rappresenta “un importante intervento di sanità pubblica per l’impatto dell’epidemia sulla popolazione”, come si legge sul testo della campagna 2016/17, dal nomen omen ‘Non farti influenzare’: le uniche conseguenze riscontrate sono dei fastidi locali e nessun effetto collaterale grave, “e infatti non c’è stato alcun caso di ospedalizzazione l’anno scorso”, evidenzia la dottoressa Marisa Cova.

E Ferrara era prima in Regione con un tasso percentuale di copertura vaccinale nella popolazione ultra sessantacinquenne davvero invidiabile, che nel 2009/10 si aggirava attorno al 76%. Un numero importante, raggiunto anche grazie “alla capillarità degli studi medici e al rapporto fiduciario tra medico e cittadino”, evidenzia Sandro Bartalotta, direttore Dipartimento Cure primari. Oggi quei numeri devono fare i conti con un calo di oltre 20 punti percentuali.

L’attuale percentuale di vaccinati over 65 – il 54,9% nel 2015/16 – deve essere letta come “reale difficoltà della fascia 65-75 anni a comprendere – spiega Cova – l’importanza di adesione al vaccino”, ma si inserisce in una tendenza di più ampio spettro che trova purtroppo ampio seguito, tutta tesa a screditare il vaccino relazionandolo – nonostante la totale assenza di prove scientifiche – a non meglio specificati effetti collaterali. “Un capitolo triste, quello della disinformazione capillare”, evidenzia il direttore generale Ausl Ferrara Claudio Vagnini, “che è però difficile da contrastare”: alla grande eco che ha un allarme su eventuali problemi legati al vaccino antinfluenzale non corrisponde mai una altrettanto sonora smentita, “così invertire la tendenza appare davvero difficile”.

“La vaccinazione è sicura e importante, fondamentale per contrastare – torna a ripetere Claudio Casaroli, Medicina Generale – la diffusione di malattie infettive”. Ed è proprio ai medici di famiglia che sono già state consegnate le 74.060 dosi di vaccino; a loro compete il 94% delle vaccinazioni – gratuite e ad accesso libero, senza appuntamento, per tutti i soggetti delle categorie a rischio – ma è prevista la vaccinazione anche nelle sedi ambulatoriali del Dipartimento di Sanità pubblica e nelle Case della Salute (Ferrara, Copparo, Comacchio, Portomaggiore).

campagna antiinfluenzale-1È proprio la capillarità della somministrazione del vaccino a garantire tranquillità alla generalità della popolazione, perché l’antinfluenzale protegge direttamente il vaccinato ma tanti vaccinati proteggono indirettamente anche chi gli sta intorno: è, in parole povere, quella forma di protezione chiamata ‘immunità di gregge’. “E speriamo che quest’anno siano in molti a vaccinarsi, perché il virus sarà particolarmente aggressivo”, ammonisce il direttore del Dipartimento di Sanità pubblica, Giuseppe Cosenza. Già ad agosto è stata isolata una mutazione antigenica e sono due le nuove varianti coperte dal vaccino: oltre al già presente antigene ceppo A dell’H1N1, si comprenderanno gli antigeni ceppi A (H3N2) e ceppo B (lineaggio B Victoria).

Il lieve incremento del 2015 sul 2014 – con un totale di vaccinati, tra cronici e over 65, di 64.711, pari ad un +1,3% – fa ben sperare la direzione sanitaria cittadina, che non nasconde la sua perplessità per un altro numero, quello che attesta al 26% la copertura vaccinale degli operatori sanitari. “È la percentuale più alta in Regione – conclude Mauro Marabini, direttore sanitario Ausl Ferrara – ma è un numero ancora troppo basso: non è solo dare il buon esempio, è un atto di coerenza e solidarietà”.

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