Faccio il sovversivo
31 Ottobre 2016

Una Rivoluzione bella da… vomitare

di Faccio | 3 min

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Ecco la Rivoluzione… finalmente è arrivata!!!

Attenzione, è un po’ diversa da come la si può immaginare, infatti non è quella contro autorevoli personaggi che comandano il mondo, i potenti della terra per intenderci, NO, è un’altra ed è un po’ più semplice e un po’ più banale, certo bisogna sempre organizzarsi con barricate fatte di pedane di legno, stand gastronomici  per non morire di fame, giacigli di fortuna ecc ecc… comunque dicevamo? La rivoluzione…

Ah, sì, la rivoluzione. La rivoluzione, quella che stravolge il panorama politico, quella che va contro il sistema, quella che cambia radicalmente la situazione delle cose presenti, sì, quella contro i “negri”, non importa se sono donne, donne incinta, uomini o bambini, l’importante è che siano “negri”.

E che rivolta sia, allora!

Non mi sorprende sia partita da Ferrara, non dimentichiamo che quasi 80 anni fa sempre a Ferrara fu coniato  il detto “Ferrarizzare l’Italia”

Le forze dell’ordine che proprio non riescono a bloccare questi “rivoluzionari” mi fanno pensare, forse alcuni di loro sono d’accordo con il popolo rivoluzionario e non intervengono per scelta, anche perché è proprio di alcuni giorni fa la notizia che a Bologna studenti che protestavano per avere una diminuzione del costo mensa sono stati fatti “sgomberare” a colpi di manganello da poliziotti antisommossa, ma questi mica sono dei bravi rivoluzionari, questi vanno presi a manganellate, altroché.

So perfettamente che esiste un problema e che la colpa è anche di una certa “sinistra” che ha permesso tutto questo, ma qui stiamo decisamente toccando il fondo.

Voglio però, come faccio di solito, mettermi nei panni di queste donne, uomini o bambini che scappano dal loro paese per venire a trovare un riparo. Sinceramente mi vergogno profondamente di essere Italiano quando il paese Italia si comporta in questo modo.

Rifiuto il silenzio da parte di tutti quelli che sono stati e che se ne staranno zitti.

Tutto quello che è accaduto pochi istanti prima che arrivasse il pullman me lo immagino così e mi viene solo una certa collera.

Mi immagino queste donne che non vorrebbero essere nient’altro che donne, magari con un po’ di fard e un bel rossetto rosso, oppure appena uscite da un bel bagno rilassante in una spa, oppure struccate per scelta e vestite come pare a loro, ma purtroppo non si può, perché questo tipo di donna per la società attuale deve solamente soffrire.

Mi immagino un dialogo tra di loro pochi istanti prima che arrivasse il pullman e lo ipotizzo così:

Donna incinta: per fortuna siamo arrivate, non ce la faccio più.

Donna non incinta: siamo quasi arrivate, vedrai che ci daranno qualcosa da mangiare e un luogo per poterci riposare.

Altra donna: ci accoglieranno a braccia aperte, perché non abbiamo fatto male a nessuno, stiamo solo cercando di trovare un po’ di conforto.

Altra donna ancora: sono stanca…

Ebbene, anche io sono stanco, tanto stanco di vivere in un paese incivile.

E se questa fosse veramente la RIVOLUZIONE a me verrebbe solo da vomitare.

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