Attualità
27 Ottobre 2016
A destare più preoccupazione sono i furti in abitazione: "Case isolate in provincia prese di mira dai ladri"

A Ferrara 22 crimini al giorno

di Elisa Fornasini | 3 min

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OLYMPUS DIGITAL CAMERAOgni giorno a Ferrara vengono compiuti 22 crimini, quasi un reato all’ora. E’ la media che si evince dalle oltre 8mila denunce giunte in un anno alle forze dell’ordine. Nonostante l’aspetto allarmante, il dato è in realtà in linea con la media nazionale, tranne per i furti in abitazione che stanno aumentando e hanno raggiunto la quota di 862 segnalazioni nel 2015, in pratica due furti e mezzo al giorno.

Sono solo alcune delle considerazioni emerse dall’incontro “Criminalità: analisi ed evoluzione in Italia e nel territorio ferrarese” tenutosi alla sala Arengo del municipio in occasione della Festa della Legalità.

Dallo studio del report del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana, presentato dal responsabile regionale Gian Guido Nobili, sono stati sfatati alcuni falsi miti: la fluttuazione della criminalità nel nostro paese non è cresciuta nel tempo e non dipende dall’immigrazione. I due grandi picchi della criminalità, infatti, sono stati registrati a metà degli anni ’60 e a fine anni ’90, “quando la popolazione straniera era a cifre da prefisso telefonico, quasi pari allo zero” nota Nobili.

Il trend generale in Italia è chiaro: sono diminuiti gli omicidi, i furti in generale e gli scippi mentre sono aumentati i furti in abitazione, le lesioni personali dolose e le violenze sessuali. Meno chiaro come risolvere il problema di sicurezza: “Le soluzioni semplicistiche, definite killer application, come la tolleranza zero dell’era Giuliani o l’inasprimento delle pene non funzionano, nel senso che non incidono sull’andamento della criminalità del paese” fa sapere il responsabile del Forum per la Sicurezza.

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A incanalare il discorso nazionale a livello locale è il dirigente della Squadra Mobile e vice questore aggiunto Andrea Crucianelli. In provincia di Ferrara gli unici dati in controtendenza rispetto alla media nazionale riguardano gli omicidi (“picco eccezionale nel 2015 con 4 omicidi che porta a un aumento del 400% rispetto agli altri anni in cui non ce ne sono stati” rendiconta Crucianelli) e le rapine (“lo scorso anno sono state denunciate 150 rapine, rispetto alle 90 registrare nel 2010, messe in atto non da professionisti ma da chi fa fatica ad arrivare a fine mese”).

Ma l’elemento che preoccupa di più il vice questore è l’aumento dei furti in abitazione che “hanno avuto un’impennata in Italia (+48%) ma ancor di più nella provincia ferrarese dove le case, specialmente isolate, sono prese di mira dai ladri con un incremento del 126% rispetto a cinque anni fa”.

L’ultima parola spetta all’assessore alla Sicurezza Aldo Modonesi: “Anche se i reati sono calati, i cittadini si sentono più insicuri ora rispetto a cinque anni fa quando i crimini erano maggiori. Questo perché la criminalità reale è diversa da quella percepita, termine ormai diventato un tabù per non essere messi alla gogna mediatica. Ma la ‘percezione’ è una parola che viene usata in questi contesti per definire quanto ci sentiamo sicuri nella nostra città indipendentemente dal numero di reati che quotidianamente si registrano”.

“Parlare di sicurezza oggi – prosegue Modonesi – vuol dire parlare di qualità della vita. La crisi ha inciso su questo fattore perché favorisce il degrado, il proliferarsi di attività criminose e la creazione di nuove dipendenze come la ludopatia (siamo passati da 62 giocatori d’azzardo patologici nel 2010 a 133 nel 2014). Anche la migrazione ha modificato il modo di relazionarsi col tema della sicurezza, siamo ancora tutti scossi per quello che è successo a Gorino”.

Tra le “ultime politiche di sicurezza urbana messe in campo dall’amministrazione”, infine, l’assessore ricorda “l’implementazione del sistema di videosorveglianza, il costante lavoro interforze con le forze dell’ordine e le operazioni di ricostruzione e riqualificazione”.

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