Proprio nei giorni in cui ha scatenato una polemica in salsa ferrarese sul grande tema Carife, arriva anche una querela per Luigi Marattin da parte del deputato cinque stelle Carlo Sibilia.

Il motivo è una frase che il consigliere economico del Governo ha pronunciato durante la puntata del 21 settembre scorso nella trasmissione “L’aria che tira”, condotta da Myrta Merlino su La7 in cui si parlava di monete elettroniche (come BitCoin e Sardex). In particolare Marattin ha chiesto un “trattamento sanitario urgente” per Sibilia, reo essere uno degli esponenti politici che spingono sull’idea di stampare moneta per uscire dalla crisi, riacquistando la sovranità monetaria (su Facebook ha azzardato anche un paragone piuttosto improprio tra moneta e i metri: “Dire che esiste una crisi monetaria è come dire che non c’è la lunghezza perché mancano i metri”).

“Quando si parla di moneta bisogna essere molto chiari, è facile capirsi male – ha affermato l’ex assessore comunale al Bilancio di Ferrara -. Faccio un appello alle autorità sanitarie di fermare Carlo Sibilia, questo deputato dei cinque stelle che sono tre, quattro giorni che scrive sciocchezze sul fatto che basta stampare soldi gratis, quindi occhio a questi argomenti”. “Cosa propone? Un Tso?”, gli ha chiesto la conduttrice – anche lei querelata dal parlamentare pentastellato -, “Un trattamento sanitario obbligatorio urgente – ha risposto Marattin -. Questo è un parlamentare della Repubblica, poi ci si chiede da dove nasce l’antipolitica”.

Sibilia aveva già annunciato un’azione contro Marattin, e ne ha dato conferma con un video su Facebook registrato all’uscita dalla questura con in mano il verbale della denuncia per diffamazione aggravata. “Questi attacchi organizzati sono partiti prima dai social – afferma Sibilia nel video -, si sono trasferite su La7 attraverso le indegne parole del consulente del Governo Renzi che è Luigi Marattin che mi invitava addiritutra al tso solo perché abbiamo vedute diverse sulla sovranità monetaria. Attacco con la complicità dell tv e della conduttrice Myrta Merlino, proseguito ancora con il presidente del Consiglio che dice che io mi sono avvalso dell’immunità parlamentare, ma sappiamo che il M5S la rifiuta e io non mi sono mai avvalso, e sto valutando di querelare anche lui, anzi datemi dei pareri legali. Dice una falsità sul mio conto. Queste offese – prosegue il parlamentare – sono ancora più gravi perché offendono le milioni di persone che credono nel M5S. L’offesa nei nostri confronti non è più un attacco politico nel merito e non voglio che si offenda la passione delle persone che hanno riempito Italia a 5 stelle. Per questi motivi, come avevo promesso e annunciato, ho appena sporto querela nei confronti di Marattin e Merlino e sto valutando di farlo anche nei confronti del presidente del Consiglio. Questo è solo l’inizio, io ho intenzione di non lasciare alcuna balla indietro, sta diventando insostenibile questo atteggiamento dei giornalisti. Rispetto tutti i giornalisti che fanno onestamente il loro lavoro, ma chi vuole seminare zizzania e notize false con il solo intento di spaccare il movimento deve essere perseguito. È arrivato il momento del contrattacco a 5 stelle”.

Caustica la replica – sempre su Facebook – di Marattin: “Spero solo che la querela se la faccia scrivere da qualcuno. Con i congiuntivi e la grammatica, infatti, ha dimostrato persino meno familiarità che con l’economia. PS – scrive Marattin, rischiando, viste le intenzioni già palesate da Sibilia verso Renzi, una nuova querela -. Parallelamente l’onorevole dovrebbe anche rinunciare all’immunità parlamentare per le querele che gli ha fatto il Pd per tutti gli insulti e le calunnie ricevute…cosa che finora si è ben guardato dal fare”.