Cronaca
20 Settembre 2016
Lettera del padre di una ragazzina disabile che frequenta il Carducci: "Erbacce e sterpaglie. Sembra un edificio abbandonato"

Degrado a scuola: “Nessun rispetto per i figli disabili”

di Redazione | 2 min

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Sterpaglie ed erbacce hanno preso il sopravvento in una scuola di Ferrara e per il padre di una giovane studente disabile andare a prendere la figlia a scuola diventa difficoltoso. Per questo Mirco Leccioli ha deciso di denunciare pubblicamente il degrado presente all’istituto Carducci di via Dosso Dossi, “già più volte segnalato alla dirigenza”.

Lo ha fatto scrivendo una lettera al sindaco, inviata anche alla nostra redazione, nella quale lamenta una “mancanza di rispetto che le nostre istituzioni hanno nei confronti dei diversamente abili”. “Questa mattina – spiega Leccioli – mia figlia Alice è dovuta uscire anticipatamente da scuola, quindi sono dovuto andar io a prenderla”. “Entrando – prosegue – si aveva l’ impressione di essere all’ interno di un edificio abbandonato, se non fosse che all’ improvviso, al suono della campanella, vedo uscire i ragazzi dalle porte e per ultima mia figlia Alice. Alice purtroppo è costretta su una sedia a rotelle quindi l’ insegnante di sostegno mi suggerisce di arrivare all’uscita sul marciapiede, perché sulla ghiaia è più difficile. Mi giro, guardo e chiedo “quale marciapiede?” Sterpaglie ed erbacce hanno preso il sopravvento su quasi tutta la superficie e persino le scale antincendio stanno facendo ormai posto alla natura”.

Mirco Leccioli documenta la sua lettera con foto esplicative che ben rappresentano la situazione, auspicando una pronta soluzione del problema e chiedendosi “come all’ inizio dell’anno scolastico sfugga un così importante dettaglio nelle scuole pubbliche, visto che anche il giardino della sede di via Canapa non gode di una situazione molto migliore”. “Immagino – aggiunge – che il mio reclamo si tradurrà in “non abbiamo i fondi” oppure “non abbiamo ancora assegnato l’appalto” o ancora mille altre scuse per giustificare la mancanza di rispetto che le nostre istituzioni hanno nei confronti dei diversamente abili”.

L’indignazione del padre sembra essere giustificata anche dal fatto che “questi episodi non sono novità per genitori di figli speciali come Alice, ma credo che una corretta attenzione anche alle aree esterne delle scuole possa trasformarsi in un corretto insegnamento ed una forma di educazione che i nostri rappresentanti devono trasmettere nei confronti dei ragazzi che tutti i giorni frequentano la scuola”.

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