“Quello che è successo nei locali della Parrocchia di Gaibanella ieri sera è di una gravità inaudita”. Così esordisce una nota del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani dopo le durissime contestazioni di mercoledì sera contro l’assessora Chiara Sapigni, recatasi nel paese per parlare dell’arrivo di 30 migranti alla Locanda della Luna in via Ravenna.
Ma le parole di fuoco sono quelle che vengono subito dopo e hanno un destinatario ben preciso, le forze dell’ordine: “Nonostante rassicurazioni da parte della pubblica sicurezza, a conoscenza dell’incontro del l’assessore Sapigni con i cittadini in merito alla accoglienza di un gruppo di immigrati e della iniziativa di contrasto preannunciata da Nicola Lodi, all’assessore ed ai residenti è stato impedito di parlare. Una azione coordinata tra Casa Pound e leghisti pervenuti da tutta la Provincia ha consentito di dare sfogo all’intero peggiore repertorio contro l’accoglienza, nella incapacità delle forze dell’ordine di assicurare il confronto democratico”
“Ancora una volta – continua Tagliani – voglio ribadirlo con chiarezza, l’accoglienza a Ferrara come in tutto il Paese non è un business, anzi , ma è una necessità imposta da principi morali, di fronte alla tragedia ma soprattutto dalle leggi dello stato, soprattutto è difficile e costa consenso a tutti. La città di Ferrara ha già fatto la propria parte, al 31 dicembre 2016 scade la concessione della Prefettura all’Asp per la organizzazione del servizio ed a mio avviso non ci sono le condizioni per un rinnovo, ormai è chiaro che chi fa il proprio dovere passa per buonista od ancor peggio per servo di interessi economici, la verità è che otto comuni della Provincia di Ferrara non accolgono nessuno e se ne fanno un vanto politico. È dunque venuto il tempo di resettare a zero gli accordi e ricominciare daccapo. Non è più tollerabile che le istituzioni lascino soli i comuni virtuosi in balia di facinorosi noti fino a ieri più per vicende sia giudiziarie che politiche”.
“Per quanto riguarda l’episodio di mercoledì sera – conclude la durissima nota del sindaco – ultimo di una lunga serie, che va dalle minacce di suicidio di Lodi al Palaspecchi, alle provocazioni in corteo alla Gad, il Ministro dell’Interno ed il Capo della Polizia riceveranno una mia relazione dettagliata su tutti gli episodi di cui sono a conoscenza al fine di porre termine alle provocazioni che sono ormai inaccettabili”.
Sulle minacce di suicidio da parte di Lodi al Palaspecchi è lo stesso esponente del Carroccio a intervenire dopo aver letto la nota di Tagliani e annuncia che querelerà il sindaco.
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