Lettere al Direttore
30 Luglio 2016

Ma l’ottavo lido esiste già

di Redazione | 4 min

Voglio utilizzare il mio diritto-dovere di cittadino “aborigeno” per replicare al comunicato della Soc. Collinara nei confronti del Consigliere Comunale di Comacchio Michetti. Innanzitutto voglio correggere una volta per tutte, ma sarà dura, un luogo comune diffuso ad evidenza pubblica. Esiste già l’ottavo lido di Comacchio! Ed esiste dal 2004 da quando nella Carta dei Servizi,documento allegato al Piano regolatore di Comacchio,è stato inventato di sana pianta un nuovo centro perimetrato urbano! Vuoto ma che è stato riempito poi da scadenti agglomerati di scatolette balneari!

Quindi dal punto di vista giuridico e urbanistico Comacchio ha 8 lidi” Anche se nei depliants se contano 7! Per lido si intende “un centro perimetrato urbano”! Semmai con tutto quello che s’avanza potremmo polemizzare sul nono lido di Comacchio! E’ comprensibile che la Società richiamata sia un po’ stizzita. Ma Michetti sta assolvendo al suo mandato di pubblico amministratore. E considerando che anch’egli è un costruttore dimostra di assolvere al suo impegno pubblico con grande trasparenza. Una rarità nella storia della polituccola locale,dove molto spesso in molti nella P:A hanno pensato di fare i loro interessi.
Ho visto il progetto della Soc. Collinara. ( E anche quello dell’Elisea ). E’ bellissimo. Un plani volumetrico versatile che lo si potrebbe realizzare in qualsiasi luogo del Pianeta avente la stessa superficie. 

È la planata in un certo contesto che si discute. Non l’innovazione! Ma l’innovazione è un concetto generico! C’è l’innovazione adatta ad una realtà complessiva esistente e l’innovazione per valorizzate al meglio la rendita fondiaria! A volte questi due aspetti interagiscono positivamente. Altre volte confliggono!

Non a caso il nome della Società è Collinara! Perché stiamo parlando di un’area ad uso agricolo di 27 ettari ettari in prossimità della Statale Romea. Certo anche i 40 ettari del cosiddetto Villaggio Elisea confinano con la SS-Romea. Onestamente vent’anni fa chi avrebbe pensato di investire nei pressi della Romea considerata una delle arterie stradali più omicide d’Italia? Nessuno! E infatti questi due progetti non sono previsionati nel pur fantasioso Piano Regolatore di Comacchio! Perché? Perché il “business” con relativa dose di “innovazione, competitività e immancabile accenno all’occupazione”,si svolgeva in prossimità della fascia costiera.E il risultato di questa teoria “mi faccio i miei interessi in nome di tutti! è macroscopicamente sotto gli occhi di chi non soffre di patologie oculistiche. Di occupazione neppure l’ombra!

Però in compenso in 50 anni le varie “innovazioni” profuse nelle diverse fasi hanno prodotto il consumo “a fondo perduto” di circa 27 km quadrati di area costiera più vasta della Nazione con 45 mila unità immobiliari. Per poi venirci a raccontare che per innovazione bisogna costruire alberghi nelle residuali pinete del Lido di Spina mentre i grandi alberghi fronte mare vengono trasformati in “innovativi” monolocali! (Sempre quelli che poi vogliono fare gli albergatori nelle pinete ad un chilometro di distanza dal mare!).

E’ questa realtà che ci impone di ripensare ad una offerta turistica diversa che non sia basata sul continuo consumo di suolo. Questa la vera causa del dissesto idraulico,oltreché del dissesto idro-geologico! E’ un semplice princìpio fisico! Non dipende dall’aumentata presenza “ominide”,che anzi è calata enormemente,se le fognature non riescono a contenere uno sputo di pioggia.

Fognature programmate per 120mila persone quotidiane! Forse il primo Comune della costa adriatica ad attrezzarsi così! Come se nessuno conosca la situazione dalla capitale del turismo: Rimini. Che sversa in mare ad ogni acquazzone estivo. Hanno chiuso persino la prestigiosa costa amalfitana perché i depuratori sversavano staffilococchi in mare superiore di 20 volte i limiti di legge!

È la totale impermeabilizzazione del suolo che non permette alle pisciatine estive di acqua piovana di scolarsi nella falda freatica di modo che tutto preme nella rete fognaria. Programmata comunque per assorbire il carico di 120mila persone quotidiane ma non per assorbire l’appetito degli speculatori.

Non lo capiscono i nostri! La Cna, la Confesercenti, la Confartigianato, la Confcommercio, l’Associazione dei campeggi ecc. Allora vuol dire che il territorio costiero è in verità un immenso cappuccino dove molti inzuppano la brioche.

Manrico Mezzogori

Alternativa democratica per l’autonomia locale

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