Gentili Lettori,

oggi vorrei ricordare un grande amico del Dialetto Ferrarese. Gastone “Mario” Guaraldi. E’ scomparso in questi giorni, portato via da un male che lo ha perseguito da tempo, ma che ha sempre combattuto con grande coraggio e dignità. Aiutato in ciò dalla sua Grande Famiglia, in primis dall’amata moglie Adriana.

Oltre che scrittore, poeta del Territorio e della nostra bella Lingua, un abile scultore. Validissimo acconciatore per signora nella “Cortina Bene”: (dive e signore dell’alta società), poi a Ferrara, in via Aldighieri. Andato in pensione, la figlia Giovanna ne ha raccolto l’attività, che prosegue con successo. Con Mario, (così voleva essere chiamato nonostante il Gastone anagrafico) abbiamo avuto un lunghissimo sodalizio teatrale amatoriale.

Con la Compagnia “I Ragazit da ‘na volta” oppure noi due soli, ci siamo divertiti e abbiamo fatto ridere, in giro per la Provincia di Ferrara, con qualche “trasferta”, pure in provincia di Rovigo. Lui era un comico irresistibile ed io gli facevo da spalla, oltre che scriverne certi testi. Abbiamo anche partecipato a “Corride”, gare varie teatrali, vincendo diverse volte.

Poi (successe, pure alla Famiglia De Filippo ed a tanti artisti più famosi di noi,) le nostre strade, dolorosamente, si divisero. In modo definitivo, pur con dignitosa civiltà: mia moglie ancora mi sgrida per questo! Oggi lui non c’è più, ma se qualcuno non l’ha mi visto, consiglio di cercarlo in You tube cliccando ciò che vi suggerisco; vi assicuro che ne vale la pena, sono:

Ahi i dù sórd- Dialetto Ferrarese IL DOTTORE – Dialetto Ferrarese LA CLASSE ELEMENTARE – SIMPATICA PARODIA IN DIALETTO FERRARESE- mario_guaraldi.MP4

Ne allego una foto, scattata dopo una faticosa, ma serena, felice, serata teatrale di qualche tempo fa. (Mario, per chi non lo conosceva, è a destra con gli occhiali da sole).

PER RICORDALO, GLI DEDICO LA POESIA IN FERRARESE, CON TRADUZIONE IN ITALIANO, CHE POTRETE LEGGERE QUI SOTTO!

UNA SÌRA,UN AMÌGH…

Un zigàr scunì

dur cmè la nòt

dur cmè al tò adìo…

Al gneva zò piaƞ

dal miè golt vèci,

ch’in siƞtiva làgram

da sémpar,

o forsi…da putìƞ;

óltar l’arcòrd dal tèmp,

óltar gli ann dsmaƞdgà,

óltar la memoria.

Prepotenti e imperiośi,

gl’arturnava;

par sgnàr in tlà fàza un stràzi,

par tì, che nà sìra…

Dó pìculi gòz,

du mesàģ ad tristèza

gnèst fóra dal cuór,

par stèƞdras slà tèra

indòv t’at póƞs…amìgh!

Ciao Mario… da Maurizio

UNA SERA, UN AMICO …

Un pianto greve

duro come la notte,

duro come il tuo addio…

Piano scendeva

dalle mie gote vecchie,

che non percepivano lacrime

da sempre

o… da bambino;

oltre il ricordo del tempo,

oltre l’oblio degli anni,

oltre la memoria.

Prepotentemente imperiose,

tornavano;

per segnare sul viso uno strazio,

per te, che una sera…

Due piccole gocce,

due messaggi di tristezza

uscite dal cuore ,

per adagiarsi sulla terra

ove riposi…amico!