Politica
28 Giugno 2016
Le reazioni alla richiesta di militarizzazione di Vitellio (Pd) e Anselmi (Fi)

Esercito a Ferrara, la proposta “Naomo” tra critiche e sostegno

di Redazione | 3 min

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vitellio anselmiCritiche dal centro sinistra, sostegno dal centro destra. E’ stata appena annunciata da Nicola ‘Naomo’ Lodi della Lega Nord la manifestazione “Esercito X Ferrara” del 29 giugno, a sostengo della proposta di fare intervenire l’esercito contro la microcriminalità diffusa in città, che già arrivano le prime reazioni.

Decisamente contrario all’idea della Lega è il segretario provinciale del Pd ferrarese, Luigi Vitellio, che stigmatizza il “metodo Naomo”, un metodo “fatto da slogan, demagogia e tanta, tantissima inconsistenza”. “Singolare infatti – spiega Vitellio – che la Lega si ostini a richiedere l’esercito a Ferrara, organizzando addirittura una manifestazione in tal senso: chiedere l’esercito non significa mettere in discussione l’operato dell’Amministrazione, ma bensì delegittimare il grandissimo lavoro che le nostre forze dell’ordine hanno messo in campo nel quartiere Giardino (e non solo). Una manifestazione il cui unico scopo è di alzare i toni e non porre un reale rimedio al problema che, con non poca fatica, la sinergia tra forze dell’ordine e amministrazione comunale sta affrontando con serietà e concretezza, con i primi risultati sotto gli occhi di tutti”.

Per Vitellio, che esprime sostegno alle forze dell’ordine dichiarando che il Pd sarà sempre al loro fianco, “la campagna elettorale è finita, in questo momento la strada da percorrere è quella tracciata dell’ordine del giorno sulla sicurezza, votato all’unanimità (con l’esclusione del gruppo Gol) dal consiglio comunale”.

Di parere ben diverso è Vittorio Anselmi, presidente del gruppo Forza Italia, deciso a sostenere convintamente la proposta, “come d’altra parte abbiamo già più volte fatto in Consiglio Comunale e ancor più convintamente davanti al Prefetto, durante l’incontro chiesto e ottenuto a metà maggio”. “In quella occasione – ricorda Anselmi – presenti anche i capigruppo FdI e Lega Nord a nome del mio gruppo avevo chiesto al prefetto un impegno proprio in tal senso, utilizzando uno strumento, l’operazione “strade sicure” istituita il 4 agosto 2008 sulla base della Legge 24/7/2008 n° 125 dal Governo Berlusconi. Una operazione che prevedeva la possibilità di impiego di personale militare appartenente alle Forze Armate per specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità, vigilanza a siti e obiettivi sensibili, nonché in perlustrazioni e pattuglia congiuntamente alle Forze di Polizia”.

Anselmi precisa che la decisione sull’utilizzo di questi speciali contingenti appositamente preparati e formati (attualmente sono 4.800 unità) “spetta al Prefetto che la propone al Ministero della Difesa”. Convinto che la situazione a Ferrara sia “assai grave” e che “gli ultimi avvenimenti che sembrano dimostrare infiltrazioni della malavita (nigeriana ma non solo) da fuori Ferrara testimoni della necessità di provvedere con urgenza ad istituire presidi territoriali e pattugliamenti misti, così da intensificare e ottimizzare l’attività di contrasto alla criminalità, e restituire ai cittadini la certezza dell’esistenza e della presenza dello Stato”. Forza Italia aveva chiesto al prefetto l’istituzione di almeno cinque presidi fissi nelle zone “dove maggiormente il cittadino comune rischia di essere avvicinato e molestato: la stazione, via Oroboni, i Giardini del Grattacielo, piazzale dei Giochi e il Baluardo di San Lorenzo”. “Questo tipo di attività – sostiene Anselmi – è già utilizzata in altre città d’Italia e consente di raggiungere molti buoni risultati”.

“Noi – conclude – confidiamo che non si debba e non si voglia superare ulteriormente il limite della sopportazione che molti cittadini ferraresi stanno civilmente dimostrando di possedere. Confidiamo che non debbano verificarsi fatti ancor più spiacevoli e gravi per convincere chi ha responsabilità precise ad intervenire. Non chiediamo una città militarizzata. Chiediamo una città più sicura. Ne abbiamo un sacrosanto diritto e qualcuno questo diritto lo deve tutelare”.

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